Germania, elezioni 2021: più scontri tra i candidati nel secondo Tv-Triell

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Boris Palmer, sindaco di Tubinga (Verdi). Foto: Reinhard Kraasch, Lizenz: CC-BY-SA 4.0 DE, CC BY-SA 4.0 , via Wikimedia Commons

Dopo il primo confronto televisivo tra i tre principali candidati alla cancelleria, si è tenuto il secondo round del Tv-Triell, in cui si sono trovati di nuovo faccia a faccia, a due settimane dalle elezioni, Olaf Scholz (SPD), Annalena Baerbock (Verdi) e Armin Laschet (CDU).

Nel corso di questo secondo triello televisivo, i tre sono stati intervistati dai moderatori delle emittenti ARD e ZDF. Di seguito gli argomenti affrontati.


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Tv-Triell: scontro sull’incursione della polizia all’interno del ministero di Scholz

Com’era prevedibile, l’atmosfera si è scaldata molto in relazione alla recente incursione della polizia all’interno del ministero delle finanze, motivata dal sospetto di un presunto cattivo operato dell’unità di intelligence finanziaria contro il riciclaggio (FIU). Laschet ha accusato il ministro delle finanze Scholz di irresponsabilità e sciatteria, mentre Scholz lo ha accusato di distorcere i fatti.

Alla domande dei moderatori su quanto gravi possano essere le conseguenze delle indagini, Scholz ha risposto che le indagini stanno avendo luogo proprio per raccogliere informazioni a riguardo e che ciò non ha nulla a che vedere con i ministeri coinvolti, che hanno fatto tutto quello che era necessario, negli ambiti di loro competenza.


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Laschet ha incalzato il ministro federale delle finanze, accusandolo di parlarsi addosso. Gli ha ricordato che è lui ad avere la supervisione del settore che controlla il riciclaggio e ha inoltre aggiunto di trovare inappropriato il modo in cui Scholz ha parlato della magistratura, in relazione alle perquisizioni avvenute: “Quando avvengono, bisogna rendersi disponibili a rivelare tutto, non dire a chi le conduce come lavorare”.

Ha inoltre criticato Scholz per aver trovato difetti nell’indagine della procura, affermando che “Solo i populisti hanno messo in discussione l’indipendenza della magistratura“.

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Uno dei protagonisti del secondo Tv-Triell, Olaf Scholz (candidato SPD): Heinrich-Böll-Stiftung from Berlin, Deutschland, CC BY-SA 2.0 <https://creativecommons.org/licenses/by-sa/2.0>, via Wikimedia Commons

Il candidato della CDU ha dichiarato: “Se il mio ministro delle finanze lavorasse come lei, avremmo un problema serio“. Scholz ha replicato accusando Laschet di distorcere i fatti: “Signor Laschet, lei deve senza dubbio assumersi la colpa di questa distorsione. Avete deliberatamente creato questa falsa impressione”. Ha quindi aggiunto che la procura di Osnabrück sta cercando informazioni su un caso riguardante la FIU, non indagando sul suo ministero.

Sulla questione, Annalena Baerbock si è mantenuta piuttosto defilata, nel senso che non ha commentato la notizia nel merito, ma ha fatto comunque notato che lo Stato perde ogni anno 50 miliardi di euro dei contribuenti “a causa di macchinazioni criminali”.

Una delle protagonista del secondo Tv-Triell: Annalena Baerbock. Heinrich-Böll-Stiftung from Berlin, Deutschland, CC BY-SA 2.0 <https://creativecommons.org/licenses/by-sa/2.0>, via Wikimedia Commons

Protezione del clima

Sulla protezione del clima, i candidati di SPD e CDU si sono accusati a vicenda di non aver fatto abbastanza. Nello specifico Scholz ha accusato Laschet di aver negato a lungo che per lo sviluppo di un’economia rispettosa del clima fosse necessaria più elettricità, mentre Laschet ha accusato Scholz di aver rallentato le procedure di pianificazione e autorizzazione.

Il candidato dell’SPD si è detto favorevole a un aumento moderato del prezzo della benzina per diminuire le emissioni di CO2, moderato perché non tutti possono permettersi di cambiare auto facilmente. Sia Scholz che Laschet ritengono in ogni caso che le entrate prodotte dalla nuova tariffazione debbano essere restituite ai cittadini.

Uno dei protagonisti del secondo TV-Triell, Armin Laschet (candidato CDU). Olaf Kosinsky, CC BY-SA 3.0 DE <https://creativecommons.org/licenses/by-sa/3.0/de/deed.en>, via Wikimedia Commons

Su questo tema, ovviamente Annalena Baerbock ha assunto la posizione più radicale. Ha sottolineato la necessità di eliminare gradualmente l’industria del carbone “molto prima del 2038“, come previsto fino ad ora. “Non possiamo continuare per 17 anni come se niente fosse” ha ribadito.

La candidata dei Verdi ha inoltre dichiarato che con la strategia adottata finora dalla coalizione rosso-nera gli obiettivi climatici di sicuro non verranno raggiunti. I Verdi invece hanno intenzione di investire altri 50 miliardi di euro l’anno in infrastrutture e quindi in un’espansione ferroviaria ad hoc, turbine eoliche e pannelli solari per i tetti dei nuovi edifici Lo ha definito uno “sforzo enorme per la società”, ma non più dilazionabile proprio perché, se non si agisce ora, “diventerà tutto molto costoso”.

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Coronavirus

Tutti e tre i candidati hanno promosso la campagna vaccinale. Mentre Annalena Baerbock, tuttavia, si è detta disponibile ad affrontare la questione dell’obbligo vaccinale per alcune categorie professionali (menzionando, ad esempio, il caso in cui non ci siano abbastanza vaccinati in cliniche e case di cura), l’opzione è stata respinta sia da Olaf Scholz che da Armin Laschet. La candidata dei Verdi ha inoltre invocato test obbligatori per gli alunni delle scuole e per i dipendenti.


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Affitti

Sia Annalena Baerbock che Olaf Scholz hanno dichiarato di essere a favore dell’introduzione di barriere contro l’aumento degli affitti e limiti massimi imposti a livello federale, per quelle città caratterizzate da un aumento “esplosivo” degli affitti. Scholz ha inoltre dichiarato di voler arrivare a una “moratoria sugli affitti” e aggiunto di voler costruire 400.000 nuovi appartamenti all’anno.

Armin Laschet ritiene invece che una soluzione sia costruire di più e più rapidamente e semplificare in questo senso il regolamento edilizio.

Assicurazioni sanitarie

Sia Scholz e Baerbock si sono trovati d’accordo su una sorta di assicurazione unica o universale e che il primo passo sia permettere a chi ha un’assicurazione privata di passare a quella pubblica, cosa al momento estremamente difficile. Scholz ha aggiunto che l’idea di un’assicurazione di questo tipo è da lungo tempo molto importante per lui.

Laschet ha invece respinto questa proposta, dichiarandosi sorpreso che Scholz, come ministro delle finanze, possa avanzarla alla luce delle esperienze registrate in Europa. Secondo Laschet, infatti, il sistema dell’assicurazione unica avebbe prodotto, ad esempio in Inghilterra e in Danimarca, un sistema sanitario peggiore.

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Digitalizzazione

Tutti i candidati intervenuti al Tv-Triell non hanno potuto che concordare sulla necessità di migliorare la digitalizzazione del Paese. Armin Laschet e Annalena Baerbock si sono tuttavia scontrati su aspetti specifici della questione. Laschet ha infatti promosso un ministero della digitalizzazione, nel caso in cui diventasse cancelliere, mentre la leader dei Verdi lo ha attaccato, sostenendo che la digitalizzazione debba essere di competenza della cancelleria e che lo stato debba investire nell’espansione della fibra ottica.

Scholz ha precisato che molti soldi sono stati investiti nelle infrastrutture a banda larga e che sia invece necessario che i Länder e i comuni assicurino, con il supporto finanziario del governo federale, che tutte le scuole siano collegate alla rete.

Pensioni

Secondo Olaf Scholz, non dovrebbe esserci un innalzamento dell’età pensionabile e le pensioni dovrebbero restare stabili. Armin Laschet ha tuttavia definito “poco seria” la posizione del candidato dell’SPD, ritenendo che non si possa dire ai giovani professionisti che le cose non cambieranno. Il candidato della CDU ha però proposto, dopo le elezioni, una riforma del sistema pensionistico, con un sistema pensionistico aziendale migliorato e un sistema assicurativo intergenerazionale, con contributi versati per tutti, dalla nascita in poi.


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Tasse e finanze

Il candidato della CDU ha dichiarato che aumentare le tasse è il modo sbagliato di procedere, nella fase attraversata attualmente dall’economia. Scholz ha invece criticato le proposte elettorali della CDU/CSU, che si prefigge di tagliare le tasse alle persone che guadagnano molto, ritenendolo non finanziabile.

Baerbock ha invocato la lotta contro la frode fiscale, un aumento dell’aliquota dell’imposta sul reddito a partire da 100.000 euro di guadagni annuali e ha considerato l’introduzione di una tassa sul patrimonio. Ha inoltre aggiunto che le persone a basso reddito dovrebbero essere sollevate dagli oneri fiscali.

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Boris Palmer, sindaco di Tubinga (Verdi). Foto: Reinhard Kraasch, Lizenz: CC-BY-SA 4.0 DE, CC BY-SA 4.0 <https://creativecommons.org/licenses/by-sa/4.0>, via Wikimedia Commons

Membri controversi dei partiti

I moderatori del Tv-Triell hanno quindi invitato Baerbock e Laschet a esprimere un giudizio su membri particolarmente controversi dei rispettivi partiti. Che sono Hans-Georg Maaßen per la CDU e Boris Palmer per i Verdi, il primo spesso considerato un ponte verso l’estrema destra, il secondo, su cui pende un procedimento interno per l’espulsione dal partito, accusato di essersi espresso in modo razzista.

Alla domanda se voterà per Maaßen, andando alle urne ad Aachen, Laschet non ha risposto. Ha però detto che, Maaßen dovrà attenersi alle sue linee guida come tutti gli altri, se diventerà cancelliere. Annalena Baerbock ha aggiunto che si aspetta che la CDU alzi definitivamente un muro di separazione, con l’estrema destra. Laschet ha ribadito la chiusura dell’intera Unione dei cristiano-democratici verso AfD. “Io combatto le destre. Non appartengono ai parlamenti. Sono i piromani intellettuali che alla fine portano a omicidi come quello del nostro collega di partito, Walter Lübcke“, ha dichiarato il leader della CDU.


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Annalena Baerbock ha accusato Laschet di equiparare il partito di sinistra die Linke ad AfD e ha invitato Laschet a impegnarsi chiaramente nella lotta contro l’estrema destra. Ha inoltre preso una posizione chiara contro le dichiarazioni razziste di Boris Palmer, il controverso “sindaco verde” di Tubinga.

Coalizioni post-elettorali

Laschet non esclude di poter dialogare con l’SPD nel caso in cui fossero i socialisti a guidare il governo federale. Asserisce che “le forze democratiche debbano parlarsi, dopo le elezioni”, mentre Scholz, come nel primo Tv-triell, non ha specificato chiaramente se escluderebbe una coalizione con la sinistra di die Linke.

Annalena Baerbock ha sottolineato di combattere con tutte le sue forze “Per un nuovo inizio in Germania” e dichiarato che “Questo è possibile solo con i Verdi in un ruolo di primo piano”. Ha anche aggiunto che, dopo le elezioni, tutti i partiti democratici devono dialogare, includendo anche la Linke. E ha messo in guardia dall’equiparazione di Linke e AfD, operazione che ritiene “altamente pericolosa”.

Tv-Triell: Appelli conclusivi

Armin Laschet, candidato della CDU, ha dichiarato di voler diventare il “cancelliere della fiducia” e proprio alla fiducia ha fatto riferimento, nelle sue considerazioni finali. Ha dichiarato di non voler “tenere al guinzaglio i cittadini, dicendo loro come pensare, parlare e vivere”, di voler ridurre la burocrazia e trasformare la Germania in un paese industriale neutrale dal punto di vista climatico.

Annalena Baerbock, candidata dei Verdi, si è rivolta direttamente agli elettori, dichiarando: “A voi la scelta: creiamo una vera partenza o continuiamo come abbiamo sempre fatto?”. Ha aggiunto che il prossimo governo federale è l’ultimo che può ancora influenzare attivamente la crisi climatica e che, come Cancelliera, vorrebbe rappresentare “un governo moderno, che agisce prima che sia troppo tardi”.

Olaf Scholz, candidato dell’SPD, ha chiesto invece coesione e solidarietà. Ha concluso dicendo che “C’è una decisione da prendere, ora, sul futuro della Germania” e chiesto più rispetto da parte di tutti e verso tutti. Ha inoltre ribadito la promessa dell’aumento del salario minimo a dodici euro e pensioni sicure. E dichiarato di voler servire la Germania come cancelliere.

Il prossimo triello televisivo avrà luogo il prossimo fine settimana e una settimana prima delle elezioni. Andrà in onda su ProSieben, Sat.1 e Kabel Eins.

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