Il castello di Babelsberg: la dimora del primo Kaiser

Foto di Stefano Comi
Contributo e fotografie a cura di Stefano Comi (Sito ufficiale, Pagina Facebook)

La storia del castello di Babelsberg è la storia del Principe Wilhelm, poi Re di Prussia e infine primo Kaiser tedesco, e della consorte Augusta von Sachsen-Weimar Eisenach. Ma andiamo con ordine. Wilhelm era il secondogenito del re Friedrich Wilhelm III, quindi, secondo la rigida regola della famiglia Hohenzollern, non aveva alcun diritto a una residenza e una corte propria. Infatti a lui era riservato un appartamento nel Neues Palais, nel parco di Sanssouci.

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Le origini del castello di Babelsberg

Solo dopo il matrimonio con Augusta von Sachsen-Weimar-Eisenach, il Re gli permise di costruire una residenza privata, ma di modeste dimensioni, consone al suo appannaggio. Durante una festa al castello di Glienike, Peter Joseph Lenné, direttore generale dei giardini reali prussiani, fece notare al Principe le colline di sabbia sull’altra sponda del fiume Havel, nello spazio fra il castello e l’isola dei pavoni. La posizione a metà collina venne scelta come luogo per la nuova residenza poiché da qui si ha una vista a 180° sul paesaggio di Postdam.


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Il nuovo parco venne così strutturato da poter ammirare sia il castello che il ponte di Glienicke, oggi noto come “il ponte delle spie” per essere stato usato durante la guerra fredda per lo scambio di agenti sovietici e americani. Sulla riva opposta del Havel è possibile vedere anche Sacrow e la chiesa in stile italiano, il Neuer Garten con il Marmorpalais e, più a ovest, il Belvedere del Pfingstberg. A concludere il semicircolo, il panorama sul centro storico di Potsdam con l’imponente cupola della St. Nikolaikirche e il campanile della chiesa cattolica di S. Pietro e Paolo, in parte nascosti dai palazzi dell’edilizia popolare della ex-DDR.

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Il tocco neogotico della principessa Augusta

Wilhelm e Augusta passarono qui le loro estati per oltre cinquant’anni, nei mesi invernali preferivano la residenza di Berlino, più facile da riscaldare. Il progetto originale, la penultima costruzione della famiglia prima del Cecilienhof, venne affidato all’architetto di corte Karl Friedrich Schinkel, maestro dello stile barocco e rococò, tanto amato dalle generazioni di principi e re prussiani. Qui però, dovette scontrarsi con i gusti della principessa Augusta che, fedele alla moda del tempo, preferì invece lo stile neogotico medioevale.

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La principessa intervenne intensamente anche durante i lavori, sua è la scelta delle mura con mattoni a vista e la facciata in arenaria, fra la disapprovazione degli addetti ai lavori legati alle pareti intonacate e gli stucchi del barocco. Sul suo conto va anche la scelta dei mobili e degli arredamenti che, in un primo momento, a causa del limitato bilancio a disposizione, vennero qui trasportati da altre residenze.

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Wilhelm: principe, re e Kaiser

Le vicende dello Stato e della famiglia Hohenzollern si rincorrono a questo punto velocemente: muore il Re Friedrich Wilhelm III, l’erede al trono Friedrich Wilhelm IV non ha eredi e il fratello Wilhelm assume il titolo di Principe Ereditario e di Generale di Fanteria. Si dà ordine di ampliare il catello di Babelsberg per soddisfare le esigenze di rappresentanza, ma anche l’architetto Karl Friedrich Schinkel è deceduto. Intervengono altri architetti, i rapporti con Augusta sono difficili. Anche Friedrich Wilhelms IV muore e Wilhelm sale al trono di Prussia e, dieci anni più tardi su volere di Otto von Bismarck, viene eletto primo Kaiser tedesco.

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In tutti questi anni, dal castello di Babelsberg sono passati la Regina Vittoria d’Inghilterra per il fidanzamento della figlia con il Principe ereditario Wilhelm II; qui, dopo un colloquio e una passeggiata nel parco con Otto von Bismarck, Wilhelm I decide di eleggerlo primo Cancelliere. Dopo la morte della coppia imperiale, Babelsberg resterà inutilizzato fino alla fine della seconda guerra mondiale.

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Il castello di Babelsberg dalla guerra a oggi

Risparmiato dai bombardamenti, viene saccheggiato dei mobili e dell’arredamento; occupato dalle truppe sovietiche, viene infine adibito a scuola per i giudici di tribunale con lo scopo di stabilire “un sistema giudiziario affidabilmente socialista”. Difficile da raggiungere durante la divisione del Paese a causa della sua posizione di confine, viene completamente restaurato nel 2012 dopo l’avvenuta riunificazione delle due Germanie. Altri punti di riferimento notevoli nel parco, la torre di Flatow, la casa della macchina a vapore in stile normanno, i resti del Gerichthaube, trasportato qui per fare posto alla Rote Rathaus, il Kleine Schloss e altri edifici minori.

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Come arrivare al Schloss Babelsberg: digitare sul Navigatore Park Babelsberg 10, 14482 Potsdam, parcheggio a pagamento (consiglio una visita di circa tre ore).
Buona passeggiata.

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