Lindner attacca ancora il Bürgergeld: “Così com’è, incentiva a non lavorare
Il ministro federale delle finanze Christian Lindner ha di nuovo sollevato delle riserve sul modo in cui, attualmente, il reddito di cittadinanza (Bürgergeld) è configurato in Germania.
Lindner ritiene che questo sussidio, introdotto da gennaio del 2023 come sostituto del vecchio Hartz IV, sia percepito come ingiusto dalla maggioranza della popolazione tedesca, perché fornirebbe pochi incentivi a lavorare.
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“L’attuale Bürgergeld spinge a non lavorare!”: l’attacco del ministro delle finanze
“Il reddito di cittadinanza ha bisogno di un aggiornamento. Non è un reddito di base incondizionato” ha dichiarato Lindner al quotidiano di Düsseldorf Rheinische Post. Il ministro delle finanze ha inoltre aggiunto che il governo ha l’obbligo di “fare tutto il possibile affinché le persone che possono lavorare effettivamente lavorino”. In che modo? Per Lindner le “leve” da azionare sono diverse, dalla questione della fattibilità del lavoro alle sanzioni, fino all’opportunità di reintrodurre i controversi “lavori a un euro”
Il ministro ritiene che la correzione di quelle che definisce “deviazioni” del meccanismo del sussidio sia un “contributo alla pace sociale” e sostiene di sentirlo dire “dietro le quinte” anche da parte degli stessi leader dell’SPD. “Quindi facciamolo” è la sua conclusione.
Lindner respinge le critiche di socialdemocratici e Verdi
Lindner ha inoltre respinto le critiche mosse dai SPD e Verdi in merito ai tagli fiscali che il suo ministero ha pianificato. Il ministro sostiene che, se i sussidi sociali vengono adeguati all’evoluzione dei prezzi, lo stesso dovrebbe valere per le tasse a carico della popolazione lavoratrice. “I nostri partner di coalizione non hanno esitato nell’aumentare il reddito di cittadinanza, ma viene invece combattuta anche la già la semplice compensazione dell’inflazione per specialisti, dirigenti e piccole e medie imprese”.
Mercoledì, a Bild, il ministro ha inoltre dichiarato che l’equità “non è dovuta solo ai lavoratori a basso reddito” e che vanno riconosciuti anche i contributi dei professionisti, dei dirigenti e delle piccole e medie imprese. “Trattare queste persone solo come muli da soma toglie loro la voglia di lavorare” ha aggiunto, parlando inoltre di mancanza di rispetto verso i contribuenti da parte dei partner di coalizione.
I piani di Christian Lindner per i prossimi anni
Lindner ha espresso l’intenzione di aumentare l’importo deducibile per l’imposta sul reddito a partire dal 1° gennaio 2024. Inoltre, il ministro ha annunciato cambiamenti nell’imposta sul reddito anche per il 2025 e il 2026. In quel momento, sarà necessario compensare nuovamente la cosiddetta progressione fiscale fredda. Questo termine si riferisce a quando il reddito imponibile del contribuente è tassato con un’aliquota superiore, nonostante il reddito effettivo non sia aumentato. Il contribuente deve pertanto sopportare un maggior onere fiscale, sebbene il suo potere di acquisto sia rimasto invariato.
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