Germania: sgravi fiscali per i lavoratori dipendenti? Il governo si divide

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Il ministro delle finanze Christian Lindner (FDP) Foto: EPA-EFE/MICHAEL SOHN / POOL

Il Ministro delle Finanze tedesco Christian Lindner (FDP) ha recentemente annunciato un piano di riforma volto a ridurre il carico fiscale per i lavoratori dipendenti nel corso di quest’anno, scatenando un acceso dibattito tra gli alleati di governo. La proposta del Ministro prevede un incremento della franchigia di base dell’imposta sui salari e sul reddito, da applicarsi in modo retroattivo. Questo cambiamento, secondo i critici, avrebbe l’effetto di beneficiare in maniera sproporzionata i lavoratori con stipendi più elevati, lasciando in secondo piano quelli con redditi più bassi.

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Lindner motiva questa intenzione facendo riferimento al Reddito d Cittadinanza, che ha già criticato in passato e che, sostiene, è stato aumentato in modo sproporzionato con l’idea di contrastare l’inflazione. Secondo il Ministro, tale aumento andrebbe ben oltre la necessità di mantenere il potere d’acquisto. Per contro, le correzioni dei salari che bastano a malapena a controbilanciare l’inflazione, spesso sarebbero sufficienti per portare i lavoratori in una categoria fiscale più alta, aumentando quindi la pressione fiscale e, di fatto, finendo per ridurre il potere d’acquisto dei salari.


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SPD e Verdi contro la proposta del Ministro

I partner di coalizione ovvero l’SPD e i Verdi, hanno espresso forti perplessità riguardo al piano di Lindner. L’SPD, in particolare, ha avanzato una controproposta ispirata al modello austriaco. La proposta, caldeggiata dall’esperto di finanze Michael Schrodi, parte dalla stessa base di quella di Lindner (ovvero la necessità di evitare che i ritocchi anti-inflazionistici dei salari si traducano in aliquote più alte), ma si concentra sull’introduzione di sgravi fiscali maggiormente significativi per le famiglie di reddito medio-basso. I Verdi, tuttavia, spingono a focalizzare l’attenzione prevalentemente sulle situazioni di maggiore emergenza sociale. Andreas Audretsch, vice capogruppo dei Verdi al Bundestag, ha ribadito che la priorità assoluta dovrebbe essere riservata al welfare per chi ne ha maggiormente bisogno, come “la madre single che lavora e non arriva comunque alla fine del mese” o “il poliziotto che ha bisogno di assegni familiari consistenti e di asili ben attrezzati per la sua famiglia”. Audretsch non si è risparmiato una frecciatina a Lindner dicendo che “i tagli alle tasse per i più ricchi del Paese” non sono una priorità.

La situazione attuale evidenzia come la questione fiscale stia emergendo come un potenziale punto di frizione all’interno della maggioranza governativa – e non sarebbe una novità: in materia di welfare e politica fiscale, l’FDP è stato sempre in controtendenza rispetto agli alleati di partito. Le divergenze tra l’ala moderata e quella progressista del governo sono palpabili e potrebbero tradursi in una vera e propria battaglia politica interna. La sfida sarà quella di trovare un punto di incontro che possa soddisfare le diverse visioni politiche, senza compromettere la coesione della coalizione.

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