Cinque cose da fare a Potsdam

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L'Orangerie, nel parco di Sanssouci, a Potsdam

Quando si pensa a una gita fuori porta partendo da Berlino, una delle scelte più ovvie è la città di Potsdam, capitale del Brandeburgo, raggiungibile in pochissimo tempo sia in auto che con il trasporto pubblico. Circondata dalla natura rigogliosa del Brandeburgo, ma anche vivace centro urbano dalla ricca vita culturale, Potsdam è un tesoro da scoprire, ricco di storia, arte e meraviglie architettoniche. Con il suo fascino raffinato e l’atmosfera rilassata, Potsdam ha molto da offrire ai visitatori curiosi. In questo piccolo excursus, assolutamente non esaustivo delle bellezze locali, vi proponiamo cinque cose da vedere a Potsdam, magari in occasione della vostra prima visita in città. Siete pronti per un viaggio fra palazzi principeschi, splendidi parchi, strade acciottolate e angoli incantevoli?

In cima allo Pfingstberg: la vista più bella del Brandeburgo

Belvedere am Pfingstberg 7

Un ottimo modo per contemplare la magnificenza di Potsdam è salire sullo Pfingstberg, un’altura di 76 metri che regala uno dei panorami più affascinanti della città. Qui si trova il maestoso Belvedere, un’imponente costruzione ispirata all’architettura italiana, commissionata da Federico Guglielmo IV. Questo splendido edificio in pietra arenaria, insieme al celebre Palazzo Sanssouci, è senza dubbio uno dei luoghi imperdibili della città.

Salendo sulle torri del palazzo, che svettano per oltre 100 metri, si gode di una vista mozzafiato su Potsdam e i suoi dintorni. Oltre a essere un punto panoramico senza paragoni, lo Pfingsberg è anche un vivace centro culturale, che ospita eventi durante tutto l’anno. Merita una vita anche il suggestivo Pomonatempel, il tempio di Pomona, un edificio dalle forme classiche che oggi ospita spesso mostre d’arte

Senza pensieri, ovvero “Sanssouci”: una tappa imperdibile per chi si trova a Potsdam anche solo per un giorno

Sanssouci – Neues Palais
Foto di Stefano Comi

L’appena citato belvedere fa parte delle meraviglie di Sanssouci. Ed è impossibile parlare di Potsdam senza parlare di Sanssouci. Il nome francese di questo splendido parco significa “senza pensieri“, il che ci fornisce un’indicazione abbastanza chiare di quello che i regnanti prussiani e gli imperatori tedeschi che lo hanno usato come residenza estiva per ben 150 anni si aspettavano da questo luogo.

Con i suoi circa 300 ettari di rigogliosa natura, che circondano lo splendido palazzo, questo parco è uno dei più belli e celebri d’Europa ed è classificato come Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO. Oltre al maestoso Neues Palais, merita una visita lo splendido edificio dell’Orangerie, ispirato – come molte costruzioni commissionate dai reali tedeschi dell’epoca – allo stile italiano.

Fu il celeberrimo Peter Joseph Lenné, il più famoso architetto paesaggista della Prussia, a progettare l’ampio giardino per la residenza reale. Il parco è impreziosito da innumerevoli gioielli, tra cui la Grotta di Nettuno di Knobelsdorff, il Tempio dell’Amicizia, la splendida fontana e l’esotico padiglione cinese – un piccolo capolavoro rococò.


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Inseguire la storia sul Ponte di Glienicke, dove un tempo transitavano le spie

Glienicker Brücke ponti di berlino

Quella dei sovrani di Prussia non è l’unica storia che si possa scoprire esplorando Potsdam. Un’escursione suggestiva che vale la pena di fare è quella verso il Ponte di Glienicke, raggiungibile in circa 45 minuti dal centro città (con un percorso gradevolissimo, ideale per una mattinata estiva non troppo calda). Dopo aver costeggiato il pittoresco lago Tiefeler See e la graziosa parte della città nota come “Berliner Vorstadt”, si arriva a questo ponte di metallo, che ha rivestito un ruolo simbolico importantissimo nella storia tedesca. Al centro del ponte, infatti, si trovava il confine di Stato, segnando la divisione tra il Brandeburgo e la città di Potsdam da un lato e Berlino dall’altro. Questo può sembrare un dato di poco conto, ma occorre considerare che, negli anni del muro, il Brandeburgo faceva parte della DDR e la parte di Berlino con la quale confinava era la parte ovest. Dopo la costruzione del muro, il ponte fu chiuso e alle rispettive estremità si trovavano i posti di blocco dei due Stati.

Nel febbraio del 1986, il ponte fu lo scenario dell’ultimo scambio di agenti tra le potenze coinvolte nel conflitto. Questo episodio rimase impresso nella memoria collettiva, simboleggiando la divisione tra Est e Ovest e la tensione del periodo. Proprio ad alcuni fatti reali relativi a uno scambio di prigionieri avvenuto su questo ponte si ispira il film di Steven Spielberg “Il Ponte delle Spie” e parte delle riprese, in particolare la scena dello scambio, sono state effettuate proprio nei luoghi in cui si svolsero le vicende originali.

Visitare il palazzo di Cecilienhof, una residenza dal gusto inglese

Foto di Stefano Comi

Se avete visitato Sanssouci e il Ponte delle Spie, potete aggiungere un altro tassello importante alla vostra conoscenza della storia tedesca (e mondiale) passando dal palazzo di Cecilienhof. In questa suggestiva residenza, infatti, si tenne la storica Conferenza di Potsdam nel 1945, alla quale presero parte Winston Churchill, Harry S. Truman e Josef Stalin. Durante i giorni dal 17 luglio al 2 agosto di quell’anno, le potenze vincitrici della Seconda Guerra Mondiale si riunirono qui per delineare il futuro dell’Europa dopo la fine del conflitto.

Cecilienhof è l’ultimo palazzo costruito dalla dinastia degli Hohenzollern e rappresenta un esempio straordinario di riadattamento dello stile Tudor inglese in Germania, opera dell’architetto Paul Schultze-Naumburg. Commissionato dall’imperatore Guglielmo II per suo figlio maggiore, il principe ereditario Guglielmo e sua moglie Cecilie di Meclemburgo-Schwerin, il palazzo si trova nella zona nord del Giardino Nuovo di Potsdam.

Le 180 camere di Cecilienhof circondano cinque cortili interni, e l’arredamento lussuoso e raffinato rendeva il palazzo adatto a essere usato come residenza per tutto l’anno – e non solo in estate, come invece accadeva per Sanssouci.

Visitare il museo Barberini: a Potsdam sono conservati alcuni dei più importanti quadri impressionisti

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Il Museo Barberini di Potsdam

Una tappa imperdibile, per tutti gli amanti dell’arte in visita a Potsdam, è il Museo Barberini. Vale sempre la pena di dare un’occhiata al sito per scoprire le mostre temporanee in corso, che sono sempre curate con grande attenzione (celebri, megli ultimi anni, quelle dedicate all’Impressionismo, a Gerhard Richter e a Pablo Picasso). Anche la collezione permanente merita una visita: si tratta di una impressionante raccolta di dipinti impressionisti, donata dal fondatore del museo, Hasso Plattner. Attraverso oltre 100 capolavori si ottiene una straordinaria panoramica della pittura impressionista e post-impressionista, qui rappresentata da nomi illustri come Claude Monet, Auguste Renoir, Berthe Morisot, Alfred Sisley, Camille Pissarro, Henri-Edmond Cross, Paul Signac.

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