L’economia tedesca è ufficialmente in recessione: potere d’acquisto e consumi calano

recessione

L’economia tedesca è entrata in recessione, contratta per due trimestri consecutivi secondo i nuovi dati dell’Ufficio Federale di Statistica. I media tedeschi, a partire dalla mattinata di giovedì, non hanno parlato d’altro, esprimendo un forte senso di allarme di fronte a una prospettiva economica che la Germania non è solita affrontare. Nel primo trimestre del 2023, il prodotto interno lordo è diminuito dello 0,3% rispetto al trimestre precedente. Questo ha portato l’Ufficio federale a rivedere la stima iniziale di aprile, che indicava una stagnazione. La recessione tecnica, definita da due trimestri negativi di fila, è stata confermata.

Calano i consumi privati a causa dell’inflazione e della perdita di potere d’acquisto dei salari

La contrazione dell’economia tedesca è stata influenzata dalla diminuzione dei consumi privati, che è scesa dell’1,2% nel primo trimestre. Una delle ragioni di ciò potrebbe essere la perdita di potere d’acquisto dei consumatori a causa dell’elevata inflazione. Anche i consumi pubblici sono diminuiti del 4,9%. Tuttavia, gli investimenti sono cresciuti del 3,9% e il commercio estero ha sostenuto l’economia, fornendo impulsi positivi.

Si prevede una minima ripresa, ma non una rapida uscita dalla recessione

Nonostante le previsioni cautamente ottimistiche dei mesi scorsi, al momento non si intravede una forte ripresa dell’economia tedesca. La Bundesbank prevede che la produzione economica tornerà a crescere leggermente nella seconda parte del 2023, sostenuta dall’allentamento delle strozzature dell’offerta, dall’elevato numero di ordini e dall’atteso calo dei prezzi dell’energia. Inoltre, si prevede che le esportazioni tedesche beneficeranno dello slancio dell’economia globale.


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Il governo tedesco prevede una crescita del PIL dello 0,4% per quest’anno, che dovrebbe aumentare all’1,6% nel 2024. Tuttavia, nel confronto con l’anno scorso, quando la crescita è stata dell’1,8%, l’andamento attuale dell’economia è meno ottimistico.

L’umore generale nell’industria tedesca delle esportazioni sembra essere peggiorato sensibilmente a maggio. Ciò è attribuito agli aumenti dei tassi d’interesse globali che stanno influenzando la domanda.

Consumatori più ottimisti grazie agli aumenti dei salari, ma ancora molto cauti nelle spese

I consumatori, invece, sembrerebbero tendere a un moderato ottimismo. Questo potrebbe dipendere dalle aspettative di reddito più elevate, seguite agli aumenti dei salari in molti settori, e quindi una minore propensione al risparmio. Per contro, il costo della vita resta elevato e i consumi si sono comunque attestati su un livello ridotto rispetto agli anni scorsi. Inoltre, il dibattito sulle nuove leggi sul riscaldamento domestico per il prossimo inverno, che potrebbero comportare costi aggiuntivi per i proprietari di immobili, esercitano ulteriore pressione sulla propensione al consumo. L’Istituto di ricerche di mercato GfK ha sottoposto a 2000 consumatori un sondaggio, dal quale emergerebbe una propensione al consumo perfino più bassa rispetto al primo lockdown del 2020. Nonostante gli aumenti, insomma, i tedeschi tendono, per la maggior parte, al risparmio e si astengono dal fare acquisti importanti, in previsione di possibili nuovi momenti di incremento dell’inflazione e aumento dei prezzi.

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