Lauterbach: “La chiusura delle scuole durante la pandemia è stato un errore”

karl lauterbach
Olaf Kosinsky, CC BY-SA 3.0 DE , via Wikimedia Commons

“La prolungata chiusura delle scuole durante la pandemia è stata un errore”. Lo ha dichiarato il Ministro della Sanità Karl Lauterbach (SPD) lunedì al Morgenmagazin di ARD, specificando che “all’epoca la misura era stata consigliata dagli scienziati consultati dal governo federale”. Le sue dichiarazioni arrivano a pochi giorni di distanza da quelle simili rilasciate a Die Zeit da Lothar Wieler, direttore dimissionario del Robert Koch Institut.

Wieler: “La chiusura delle scuole non è mai stata l’unica alternativa all’aumento dei morti”

Le affermazioni di Wieler sono arrivate nel contesto di una più ampia disamina delle misure anti-Covid degli ultimi due anni, effettuata allo scopo di imparare dall’esperienza e migliorare la capacità della Germania di reagire a future crisi sanitarie. Secondo il direttore dell’RKI, che abbandonerà la propria posizione ad aprile, la chiusura delle scuole non era necessaria ed è stato sbagliato considerarla come l’unico modo per ridurre il numero delle vittime. Sarebbe invece stato possibile fare uno sforzo per mantenerle aperte in sicurezza.


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Wieler si attribuisce la colpa di aver tenuto troppo pochi colloqui per comprendere la complessità dell’evento, anche a causa del sovraccarico di lavoro di quel periodo. Durante la pandemia, sostiene, il margine di manovra disponibile non è stato considerato “con la necessaria attenzione, calma e obiettività”.

Lauterbach ottimista “Siamo molto più preparati in caso di una nuova pandemia”

Il Ministro Lauterbach gli fa eco a distanza di poco, sottolineando come il governo abbia scelto la via di una politica dura rispetto alle scuole e ai bambini e relativamente più morbida con le aziende e motiva l’errore di giudizio con le poche informazioni all’epoca disponibili sulla trasmissione del virus.

Per il futuro, tuttavia, Lauterbach ha espresso ottimismo rispetto alla gestione di future emergenze pandemiche: “Siamo molto più preparati” ha dichiarato “abbiamo imparato molto e affronteremmo [una pandemia] in modo molto diverso”.

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