Udo Witschas (CDU): “no ai rifugiati che non conoscono la nostra cultura”. Czaja e Merz prendono le distanze

Mario Czaja sul reddito di cittadinanza in Germania
Il segretario generale della CDU Mario Czaja alla conferenza del partito. Berlino, 22 Gennaio 2022. Foto: EPA-EFE/Joerg Carstensen / POOL

Imbarazzo nella CDU per le dichiarazioni di Udo Witschas, responsabile distrettuale del partito a Bautzen, in Sassonia. In un controverso messaggio natalizio, Witschas ha espresso posizioni sulle politiche dell’accoglienza e sui rifugiati che hanno generato indignazione fra i cristiano-democratici e hanno spinto il segretario generale del partito Mario Czaja a prendere ufficialmente le distanze da Witschas a nome di tutto il comitato esecutivo.

Il controverso messaggio di Natale di Witschas: i rifugiati minacciano la pace sociale

In un video pubblicato martedì su Facebook, Witschas ha fatto una serie di affermazioni relative ai rifugiati e alla loro accoglienza in Germania. Ha dichiarato, fra l’altro, che i rifugiati non dovrebbero essere ospitati nelle palestre o negli alloggi decentrati dei distretti cittadini. “Non abbiamo intenzione di lasciare che lo sport, sia esso scolastico o ricreativo, sia danneggiato da questa politica di asilo” ha dichiarato. Ha inoltre specificato che l’amministrazione distrettuale non vuole “ospitare persone che vengono da noi, che non conoscono la nostra cultura, che non conoscono i nostri regolamenti, in condomini e appartamenti indipendenti, e per questo accettare la messa in pericolo della pace sociale”.


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Czaja: “Le persone che cercano protezione nel nostro Paese meritano aiuto e rispetto”

La risposta di Czaja, anche a nome del leader del partito Friedrich Merz e di tutto il comitato esecutivo della CDU a livello federale, non ha tardato ad arrivare. “Prendiamo energicamente le distanze dalle parole dell’amministratore del distretto di Bautzen” ha dichiarato Czaja mercoledì alla Deutsche Presse-Agentur a Berlino “Noi come Unione abbiamo una posizione molto chiara, inequivocabile e profondamente umana, che si basa sulla dignità di ogni essere umano, che deve essere inviolabile anche a parole. Le persone che cercano protezione nel nostro Paese meritano il nostro aiuto, le nostre cure e di essere trattate con rispetto e decenza. Siamo democratici e cristiani e ci assumiamo le nostre responsabilità”.

Non è chiaro se Czaja parlasse anche a nome del compagno di partito e Ministro Presidente della Sassonia Michael Kretschmer, il quale, in una trasmissione televisiva di Welt, è intervenuto in difesa di Witschas, sostenendo che le parole di quest’ultimo fossero state decontestualizzate e strumentalizzate.

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