Crisi energetica: via libera alla nazionalizzazione di Uniper

uniper

Il governo tedesco ha raggiunto un accordo con il gruppo finlandese Fortum, principale proprietario dell’azienda energetica Uniper, per quella che di fatto sarà una nazionalizzazione dell’azienda. Uniper, infatti, è al centro di una gravissima crisi legata alla distribuzione del gas. L’ex controllata di E.On, infatti, è uno dei più importanti importatori di gas di tutta la Germania, con obblighi di fornitura a migliaia di clienti, fra i quali diverse aziende municipalizzate, ed è fra i principali beneficiari dei proventi dell’imposta sul gas – si potrebbe arrivare a dire che l’intera imposta sia stata progettata con in mente soprattutto il rischio di fallimento di Uniper.

Trovato l’accordo per la nazionalizzazione

Martedì, l’azienda stessa ha annunciato un pacchetto di salvataggio, concordato col governo, che prevede, fra l’altro, un aumento di capitale in ragione di otto miliardi di Euro. Inoltre, lo Stato acquisterà le azioni Uniper attualmente detenute da Fortum, diventando di fatto socio di maggioranza dell’azienda. L’accordo, secondo quanto riportato dal quotidiano Der Spiegel, non è ancora stato finalizzato, ma, data la convergenza di intenzioni di tutte le parti in causa, la nazionalizzazione sembra ormai cosa fatta.


Leggi anche:
Prelievo sul gas in Germania: a chi vanno i proventi? Discordia nella coalizione di governo

Il governo tedesco era già proprietario di quasi il 30% di Uniper, in seguito a un corposo acquisto di azioni avvenuto a luglio per evitare il fallimento dell’azienda. La situazione, tuttavia, è ulteriormente precipitata con il blocco totale delle forniture che dalla Russia arrivano in Germania attraverso il gasdotto Nord Stream 1.

Inizialmente le trattative si erano incentrate su una linea di credito di 7,5 miliardi di Euro che lo scorso anno Fortum aveva concesso al gruppo Uniper e che, da allora a oggi, Uniper ha utilizzato quasi del tutto per far fronte alla crisi. Si trattava di un prestito regolato da un contratto che lo vuole esigibile in caso di cambio ai vertici del gruppo. Il governo, quindi, interverrebbe a riscattare la linea di credito, salvando Uniper proprio attraverso la nazionalizzazione.


Leggi anche:
Nord Stream 1 non riapre. Per Mosca è colpa delle sanzioni

La nazionalizzazione di Uniper renderebbe obsoleta l’imposta sul gas

Dal Ministero dell’Economia guidato dal Verde Robert Habeck, tuttavia, fanno notare che una nazionalizzazione di Uniper renderebbe inapplicabile e incostituzionale l’attuale imposta sul gas, dal momento che non è permesso finanziare le società statali attraverso un’imposta. Dal momento che il prelievo non soddisfa i requisiti richiesti per i prelievi “sociali”, è probabile – secondo gli avvocati del Ministero – che l’imposta venga sospesa.

P.S. Se questo articolo ti è piaciuto, segui Il Mitte su Facebook!