Viaggio archeologico nella storia di Francoforte: il sito di Nida

Alcuni reperti provenienti dalla "Tomba del Pittore", di Nida-Heddernheim. Museo Archeologico di Francoforte sul Meno. Haselburg-müller, CC BY-SA 3.0 , via Wikimedia Commons

Francoforte, viaggio nella storia della metropoli della finanza europea: alla scoperta dell’antica città di Nida

di Arianna Zapelloni Pavia

La “Manhattan europea” racchiude in sé racconti di una storia affascinante che ci porta dalle origini dell’Impero Romano alla contemporaneità. Già dal nome, Francoforte, possiamo intuire che le vicende di questa città affondano le sue radici nel passato. L’etimologia si riferisce infatti alla funzione che la città ebbe come guado (Furt) per Franchi, Sassoni e Romani, e al suo ruolo di corte della dinastia dei Franchi.


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Con questa nuova rubrica del Mitte Francoforte, vogliamo proporvi un viaggio nel tempo, non solo mentale, ma anche fisico, dal momento che vi proporremo percorsi di visite archeologiche da condurre sia in città che nella regione dell’Assia.

Per cominciare, questa settimana abbiamo pensato di presentarvi il sito romano di Nida le cui testimonianze materiali occupano la porzione principale della sezione romana del Museo Archeologico di Francoforte.

Mappa delle fortificazioni (in rosso) e dell’insediamento di Nida (in blu). Von Contributors of the relevant openstreetmap.org data + Haselburg-müller – openstreetmap.org [1] + own work, CC BY-SA 2.0, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=7456792

L’antica città di Nida

La città di Nida è stata rinvenuta al di sotto del moderno distretto di Heddernheim, a Nord di Francoforte e parte dell’Ortsbezirk Nord-West. L’area venne occupata dai Romani a partire dalle campagne militari dell’imperatore Augusto, quando una serie di fortezze, tra cui Mogontiacum (la moderna Mainz), vennero costruite al fin di facilitare il movimento delle truppe romane dal Reno alle parti più interne della Germania.


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Le prime tracce di un insediamento permanente a Heddernheim risalgono al periodo dell’imperatore Vespasiano, che regnò dal 69 al 79 d.C. e fiorì con Traiano agli inizi del II sec. d.C. Dal momento che l’area del Reno-Meno costituiva per i Romani soprattutto un avamposto militare, Nida si sviluppò intorno a fortezze militari, di cui la più conosciuta (Castellum A) costituiva il cuore della città.

La città, di cui si conoscono sette porte e torri disposte ad intervalli regolari, si estendeva per 45 ettari e comprendeva il foro, il pretorio (edificio dove gli ufficiali romani erano in grado di svolgere particolari attività in alcune delle zone a loro predisposte e progettate) con annesso edificio termale, le terme, un teatro (capace di ospitare c. 1500 spettatori), quattro mitrei, e numerosi edifici abitativi. Dopo l’abbandono della città nel III sec. d.C. i resti della città di Nida rimasero visibili fino al XX secolo per poi venire quasi interamente distrutti con la costruzione del Römerstadt e di Frankfurt Nordweststadt.

La tomba del pittore

Una ricca testimonianza di questo insediamento civico e militare rivive davanti ai nostri occhi grazie Museo Archeologico di Francoforte. Qui possiamo apprezzare l’accurata ricostruzione dell’equipaggiamento di un soldato di cavalleria vissuto nel II secolo d.C., i ritrovamenti degli ultimi decenni dell’insediamento, elmi del I e II secolo e oggetti rinvenuti nei luoghi di culto della città, tra cui quello dedicato al dio Mitra e a Giove, e una delle tombe romane più importanti della Germania, quella completa di coppe, vasi e piatti in ceramica detta Tomba del Pittore (II sec. d.C.).

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