Meno intrattenimento e più informazione sulla tv pubblica: la proposta dei giovani dell’FDP

Franziska Brandmann Foto: © Nicole Gorski

Anche in Germania, come in Italia, il canone televisivo non è un costo opzionale, ma una vera e propria tassa che tutti i nuclei familiari devono pagare e che, se evaso, viene trattato al pari di qualsiasi altra pendenza. Qualcuno è perfino stato condannato a pene detentive per aver rifiutato di pagare. Per l’immediato futuro sono previsti aumenti del canone, che, almeno in teoria, terrà il passo con l’inflazione e l’aumento dei prezzi. Su come tale parte del gettito fiscale vada investito, però, non tutti sono d’accordo. I giovani dell’FDP, infatti, hanno chiesto la fine del finanziamento pubblico dei costosi e popolari programmi di intrattenimento su ZDF e ARD.

“Format di intrattenimento troppo costosi, chi vuole vederli paghi” la proposta dei JuLis

Secondo Franziska Brandmann, presidente dei JuLis (i Giovani Liberali, ovvero, la sezione giovanile dell’FDP), gran parte del canone radiotelevisivo, in questo momento, è destinato a produzioni che non contribuiscono alla formazione delle opinioni e all’informazione politica. Pagare tali format, che possono costare svariati milioni di Euro, con fondi provenienti dal canone, quindi pagati anche da categorie come gli studenti e i tirocinanti, sostiene Brandmann, è ingiusto. I fan di questi programmi e di personalità televisive come il popolare conduttore Florian Silbereisen possono pagare per vedere i contenuti che desiderano “proprio come altri pagano l’abbonamento a Netflix” ha affermato la presidente.


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In questo modo, sostiene, il canone potrebbe essere abbassato e il denaro risparmiato potrebbe essere reinvestito nella missione principale dell’emittenza pubblica, che è l’informazione politica e la formazione delle opinioni.

La proposta dei Giovani Liberali verrà presentata alla conferenza del partito FDP il prossimo fine settimana e potrebbe portare a una riforma dell’emittenza pubblica. Questa non è la prima volta che l’FDP solleva la questione dei costi dell’emittenza pubblica. L’anno scorso, per esempio, il Ministro delle Finanze Christian Lindner aveva sollecitato l’introduzione di un tetto massimo per i compensi delle emittenti pubbliche, allo scopo di contenere i prezzi.

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