Martin Sellner: sospeso il divieto di ingresso per l’attivista di ultra destra

Martin Sellner Rimigrazione attivista austriaco
Martin Sellner, l'estremista di destra austriaco che teorizza la "rimigrazione", ovvero la deportazione di massa, durante una manifestazione a Graz, in Austria, nel 2016. Foto: Martin MAGA, CC BY-SA 4.0 , via Wikimedia Commons

La vicenda di Martin Sellner, ex leader della destra identitaria austriaca, è al centro di un complesso dibattito legale e politico in Germania. A Sellner, figura nota per le sue posizioni anti-immigrazione, era stato proibito l’ingresso in Germania, in seguito all’ormai tristemente celebre incontro di Potsdam, nel quale, alla presenza di alcuni membri di partiti politici della destra tedesca, Sellner ha esposto il suo concetto di “Remigrazione”, scatenando un’ondata di reazioni sia nella società civile che nella politica nazionale.

A suscitare reazioni negative era stata in particolare l’ipotesi che si potessero espellere dal Paese milioni di cittadini con background migratorio, inclusi coloro che, nel corso del loro soggiorno, avessero ottenuto la cittadinanza tedesca.

Manifestazioni contro l-estrema destra in tutta la Germania
Manifestazione contro l’estremismo di destra davanti al palazzo del Reichstag, sede del Parlamento tedesco, a Berlin. 3 febbraio 2024.
Foto: EPA-EFE/CLEMENS BILAN

Sellner ha fatto ricorso e il divieto è stato temporaneamente sospeso

In risposta a questo divieto, Sellner ha presentato un ricorso d’urgenza, una procedura legale volta a contestare la decisione delle autorità tedesche. Il suo caso è ora in sospeso, con il divieto temporaneamente revocato in attesa di una sentenza definitiva che determinerà se potrà o meno varcare nuovamente il confine tedesco.

La situazione di Sellner è emblematica delle tensioni che attraversano l’Europa in un’epoca di crescente polarizzazione politica, in cui il continente si dibatte tra l’accoglienza e la chiusura, tra il multiculturalismo e il nazionalismo

Il fatto che il divieto di ingresso per Sellner sia momentaneamente sospeso non vuol dire, però, che esso sia stato annullato. Semplicemente, alla presenza di procedimenti d’urgenza come il ricorso presentato dal militante austriaco, il tribunale dispone che non si applichi il divieto d’ingresso fino a quando non sarà stata presa una decisione sul ricorso. Al momento, tuttavia, non è possibile prevedere quando verrà presa una decisione sul ricorso d’urgenza.

Altri provvedimenti contro l’attivista di ultra destra

Parallelamente alla città di Potsdam, anche la polizia federale sta prendendo provvedimenti contro Sellner. Il settimanale Spiegel ha infatti riportato la notizia, derivante da ambienti legati alle forze dell’ordine, che già a gennaio la polizia federale, in base a valutazioni legate ai potenziali rischi per la pubblica sicurezza, avrebbe inserito il nome dell’attivista in un database interno delle persone ricercate, il che vorrebbe dire che Sellner rischia l’espulsione, se dovesse rientrare in Germania. Questo provvedimento avrebbe preceduto di due mesi il divieto d’ingresso vero e proprio, che invece è stato emesso a marzo.

Quale che sia l’esito del ricorso, Sellner non è nuovo a procedure di questo tipo. Nel 2018, prima della Brexit, è stato arrestato ed espulso dal regno unito e, nel 2019, gli è stato vietato l’ingresso negli USA.

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