“Favorisce il genocidio a Gaza”: Il Nicaragua porta la Germania davanti all’Aia

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Il primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu con il cancelliere tedesco Olaf Scholz, durante la conferenza stampa tenutasi a Gersusalemme il 17 marzo 2024. Photo cresita: EPA-EFE/LEO CORREA / POOL

Il Nicaragua ha recentemente accusato la Germania di “favorire il genocidio a Gaza” davanti alla Corte internazionale di giustizia nota anche con il nome di Tribunale internazionale dell’Aia, che lunedì e martedì ha ascoltato le argomentazioni di entrambe le parti in causa.

Il governo di Managua sostiene che Berlino non abbia adempiuto all’obbligo di “fare tutto il possibile per prevenire la commissione di un genocidio”, poiché continua a fornire armi a Israele e ha invece sospeso i finanziamenti all’agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati palestinesi (UNRWA).


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Il Nicaragua accusa la Germania di favorire il genocidio a Gaza

Il riferimento giuridico indicato dal Nicaragua è la Convenzione sulla prevenzione e la repressione del crimine di genocidio (la cosiddetta “Convenzione sul genocidio”), trattato internazionale adottato dall’Assemblea generale delle Nazioni Unite il 9 dicembre 1948. Questa convenzione definisce il genocidio come un crimine internazionale che coinvolge l’intenzionale distruzione, in tutto o in parte, di un gruppo nazionale, etnico, razziale o religioso.

Uno degli obiettivi principali della Convenzione sul genocidio è quello di prevenire e reprimere atti di genocidio, oltre a perseguire e punire coloro che li commettono. Gli Stati che ratificano questa convenzione, dunque, si impegnano a seguire questa direzione ed è esattamente questa la mancanza che Managua imputa a Berlino.

Vista la situazione attuale della Striscia di Gaza, il Paese centroamericano chiede quindi alla Corte di ordinare alla Germania di fermare le esportazioni di armi e di ripristinare il sostegno all’UNRWA.

Berlino respinge le accuse

Berlino ha sospeso i finanziamenti all’agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati palestinesi in seguito alle accuse di coinvolgimento di alcuni dipendenti dell’agenzia nell’attentato di Hamas sferrato contro Israele il 7 ottobre 2023. Dopo l’attacco, si sono fatti indietro, oltre alla Germania, altri Paesi donatori come gli Stati Uniti, il Regno Unito e la Svezia, mentre il Canada, dopo una temporanea sospensione, hanno in seguito ripreso a erogare i finanziamenti.

La Germania ritiene comunque che il caso portato davanti all’Aia dal Nicaragua non sia giustificato e martedì motiverà la sua posizione in udienza. I funzionari tedeschi hanno comunque già dichiarato pubblicamente che Berlino respinge le accuse di “favoreggiamento del genocidio” a Gaza.

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