A luglio a Berlino torna il biglietto a 29 euro. Le critiche del ministro Wissing

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Volker Wissing (FDP) Foto: EPA-EFE/FILIP SINGER

Il 1° luglio, a Berlino, verrà reintrodotto il biglietto da 29 euro per i trasporti pubblici, come annunciato martedì dalla senatrice berlinese per i trasporti Manja Schreiner (CDU) e dalla senatrice per l’economia Franziska Giffey (SPD). Le prevendite inizieranno martedì 23 aprile.

A differenza del Deutschlandticket, che costa 49 euro al mese, il nuovo biglietto sarà valido solo nella zona tariffaria AB e sarò disponibile solo come parte di un abbonamento annuale. C’è però chi non è per niente felice della novità: il ministro federale dei trasporti Volker Wissing (FDP).


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Wissing contro il biglietto a 29 euro: “A quanto pare i soldi in cassa ci sono!”

Wissing critica in particolare l’esecutivo di Berlino, cioè il senato, che da un lato continua a chiedere aiuti federali per mantenere l’attuale biglietto a 49 euro, dall’altro si prepara invece a introdurre un biglietto ancora più economico, e cioè quello a 29 euro. “Evidentemente ci sono abbastanza soldi, in cassa” ha sottolineato ironicamente il ministro.

Il politico dell’FDP accusa quindi il governo di Berlino di avere un “problema di credibilità“. Propone inoltre, come soluzione più efficace, che tutti i Länder, Berlino incluso, impieghino i fondi disponibili per mantenere il prezzo del biglietto a 49 euro, magari rendendolo più “attraente”, piuttosto che pensare a ridurlo ulteriormente e poi ricorrere al salvagente dei possibili aiuti federali, finendo per ridurre inevitabilmente l’offerta.

Il ministro sottolinea infine l’importanza di intraprendere riforme strutturali e di snellire le procedure amministrative, troppo pesanti e a volte farraginose, per assicurare una gestione più efficiente del trasporto pubblico. “Oggi abbiamo la digitalizzazione, che rende molte cose più economiche e facili, e anche questo contribuisce a mantenere basso il prezzo del biglietto” ribadisce Wissing.

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