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Germania, 280 discendenti di oppositori di Hitler contro la destra: tra loro il nipote di Stauffenberg

I discendenti di molti membri della resistenza contro Hitler hanno firmato un appello contro l’ultradestra, come riportato lunedì dal quotidiano Berliner Morgenpost. Il gesto segue una serie di manifestazioni di piazza che stanno scuotendo la Germania e che, da metà gennaio, hanno aggregato oltre due milioni di persone.

Le proteste si sono innescate in seguito alla diffusione della notizia del cosiddetto incontro di Potsdam, risalente allo scorso novembre, in cui sarebbero stati discussi piani di “remigrazione”, contestati, in linea di principio, persino da Marin Le Pen.


Martin Sellner Rimigrazione

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L’appello dei discendenti dei membri della resistenza contro Hitler

L’appello è stato firmato da oltre 280 persone, tra parenti e discendenti di combattenti della resistenza tedesca, provenienti dai più svariati contesti politici e ideologici. I firmatari sollecitano gli elettori a usare lo strumento del voto, sia per fare in modo che i partiti di destra non siano “tra i vincitori in Europa”, alla prossime elezioni del Parlamento europeo del 9 giugno, sia affinché le elezioni che si terranno in Turingia, Sassonia e Brandeburgo “non vadano a favore di AfD”.

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Nell’appello, si fa riferimento all’era più buia della Germania

I firmatari fanno quindi riferimento al tragico destino dei loro antenati, morti nel tentativo di contrastare il regime nazista di Adolf Hitler. Nel loro appello, intitolato “Impariamo dalla storia, rafforziamo la democrazia!“, lamentano inoltre il fatto che “populisti e oppositori della democrazia” stiano “guadagnando consensi in molti Paesi”, alimentando “la paura del declino sociale, degli stranieri e di tutto ciò che è nuovo e diverso”.

L’appello dichiara: “In Germania abbiamo già sperimentato dove tutto questo può condurre. Furono i nostri genitori, nonni e bisnonni a combattere l’ingiustizia nazista come combattenti della resistenza”. Per questo, i discendenti di queste importanti figure storiche, chiedono a tutti di “opporsi alla nuova destra“, in Germania e in tutta Europa.

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Claus Schenk von Stauffenberg con il 17° reggimento di cavalleria a Bamberg. Bundesarchiv, Bild 183-C0716-0046-003 / CC-BY-SA 3.0, CC BY-SA 3.0 DE <https://creativecommons.org/licenses/by-sa/3.0/de/deed.en>, via Wikimedia Commons

Nomi insigni tra i firmatari, incluso il nipote di von Stauffenberg

Tra i nomi che spiccano maggiormente c’è quello di Karl Schenk Graf von Stauffenberg, nipote dell’attentatore di Hitler, Claus Schenk Graf von Stauffenberg, coinvolto nella notissima “Operazione Valchiria“. Von Stauffenberg fu fucilato alla schiena nel cortile del Bendlerblock di Berlino, la notte stessa del fallito attentato nella “Tana del Lupo”, tra il 20 e il 21 luglio 1944.

L’appello è stato firmato anche da Hans Coppi, figlio dei coniugi Hans e Hilde Coppi, rispettivamente impiccato e ghigliottinata a Plötzensee, il carcere dei condannati a morte dal nazismo. Erano entrambi membri della cosiddetta “Orchestra Rossa“.

Un altro nome eccellente è quello di Bärbel Schindler-Saefkow, figlia di Anton Saefkow, cofondatore dell’organizzazione comunista di resistenza “Saefkow-Jacob-Bästlein“, che era in contatto anche con i cospiratori dell'”Operazione Valchiria”. Anton Saefkow per questo ghigliottinato nella prigione di Brandenburg-Görden.

C’è poi Maria Theodora von den Bottlenberg-Landsberg, figlia del conservatore Karl Ludwig Freiherr von und zu Guttenberg, altro oppositore ucciso per ordine della Gestapo, nella prigione di Lehrter Strasse, nella notte tra il 23 e il 24 aprile 1945.

L’elenco comprende inoltre numerosi membri della famiglia Bonhoeffer-Dohnanyi, il cui appello rievoca la tragica fine del teologo luterano Dietrich Bonhoeffer, di suo fratello Klaus e dei cognati Hans von Dohnanyi e Rüdiger Schleicher. Anche loro vennero sottoposti alla pena capitale pochi giorni prima della resa della Germania.

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Dietrich Bonhoeffer, con i suoi studenti. Bundesarchiv, Bild 183-R0211-316 / CC-BY-SA 3.0, CC BY-SA 3.0 DE <https://creativecommons.org/licenses/by-sa/3.0/de/deed.en>, via Wikimedia Commons

Ci sono infine le firme dei discendenti di Freya von Moltke e Helmuth James von Moltke e di Clarita e Adam von Trott zu Solz, che organizzarono una resistenza civile contro Hitler con il cosiddetto “Circolo di Kreisau” (di ispirazione cristiana), nonché i discendenti di Carl Friedrich Goerdeler, ex sindaco di Lipsia, borghese e conservatore, ma anche membro attivo della lotta al regime di Hitler.

Goerdeler avrebbe dovuto succedere al dittatore tedesco in qualità di Cancelliere del Reich, ove fosse riuscita l'”Operazione Valchiria”. In seguito al fallimento del complotto, venne imprigionato nel carcere di Plötzensee, torturato da un commando delle SS e infine impiccato a un gancio da macellaio, il 2 febbraio 1945.

Adam e Clarita von Trott. Familie von Trott, Public domain, via Wikimedia Commons

Il supporto alle proteste di piazza e l’invito al voto

Nell’appello vengono inoltre criticate sia l’ultradestra, sia i partiti che non riescono ad arginarne efficacemente l’ascesa. “Quando persino i membri del Bundestag parlano di ‘remigrazione’ di milioni di persone, quando i partiti di estrema destra guidano i sondaggi in diversi Stati federali e i partiti democratici vacillano impotenti tra complicità, arroganza circoscritta e fantasie di divieto, i campanelli d’allarme devono suonare per tutti i sostenitori di una società aperta” si legge.

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Manifestazione contro l’estrema destra a Berlino, 21 gennaio 2024. Photo credits: EPA-EFE/FILIP SINGER

I firmatari lodano infine le recenti e imponenti manifestazioni contro l’estremismo di destra, ritenendole un “segnale incoraggiante”. Al contempo, dichiarano che “le sole proteste di piazza non bastano“. Ritengono infatti che le strutture e le istituzioni democratiche corrano il rischio di crollare, “se i cittadini non contribuiscono attivamente a sostenerle e preservarle nel tempo” e per questo sottolineano il bisogno di un maggiore impegno da parte dei “democratici di tutti gli schieramenti”. In questo scenario, è imprescindibile “andare alle urne”, in previsione delle elezioni europee e non solo.

L’appello si conclude con un messaggio di speranza: “Siamo convinti che ci possa essere un futuro radioso, per il nostro Paese e per l’Europa, se riusciremo a costruirlo insieme con impegno e determinazione. Impariamo dai tragici errori della storia, rafforziamo i valori della democrazia“.

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