Geisel e De Masi capolista per Wagenknecht alle europee: bordate a SPD e Linke
Doppio divorzio politico per Fabio De Masi e Thomas Geisel, che si uniscono al nuovo partito di Sahra Wagenknecht e chiudono definitivamente con Die Linke, il primo, e con l’SPD, il secondo.
De Masi, già deputato al Parlamento europeo e membro del Bundestag con Die Linke (lo avevamo intervistato qui), sarà il capolista di Wagenknecht alle prossime elezioni europee insieme a Geisel, ex sindaco di Düsseldorf e ormai in “rotta ideologica” con i social-democratici, tra cui ha militato per ben quarant’anni.
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Thomas Geisel e Fabio De Masi attaccano i loro ex partiti
De Masi aveva già parlato di quanto Die Linke lo avesse deluso e del perché ne volesse uscire. La scelta di Geisel di lasciare l’SPD è stata invece annunciata attraverso una recente lettera di commiato nella quale, oltre a esplicitare le ragioni del suo abbandono, il politico non ha lesinato bordate.
Tra le principali accuse mosse contro il suo ex partito, c’è quella di voler trasformare la Germania in una nazione “pronta alla guerra”, potenziando gli armamenti con uno sforzo senza precedenti e rivestendo il ruolo di principale fornitore di armi all’Ucraina, oltre a dare impulso a una “nuova guerra fredda” partecipando alle sanzioni economiche contro la Russia. Sanzioni che, secondo Geisel, danneggerebbero in primo luogo la Germania. Il politico ha infine dichiarato che i socialdemocratici legati alla tradizione di Willy Brandt ed Helmut Schmidt sono diventati ormai dei “senza patria”, nell’attuale SPD.
Lunedì con Wagenknecht, per presentare il nuovo partito
In una conferenza stampa programmata per lunedì prossimo a Berlino, Geisel, De Masi e Wagenknecht renderanno ufficiale la nascita del nuovo partito. L’obiettivo dichiarato di questa nuova alleanza sarà riscrivere l’agenda della sinistra, proponendo alternative a quelle che sono le correnti dominanti all’interno del panorama attuale.
Gli osservatori politici si interrogano sul potenziale impatto che questa mossa potrebbe avere non solo sul futuro dell’SPD e della Linke, ma anche sull’assetto complessivo del fronte progressista tedesco. Intanto, anche a destra si registrano cambiamenti e annunci di scissione, tra la prospettiva di un nuovo partito trasversale tra CDU e AfD e l’evoluzione della Wertunion di Hans-Georg Maaßen.
Intanto, mentre il Paese si avvia verso una nuova tornata elettorale per il Parlamento europeo e guarda internamente alle elezioni nella Germania orientale, si preannuncia un dibattito acceso e una rinnovata attenzione verso la definizione di nuovi valori di appartenenza, che saranno sicuramente al centro dell’impegno politico dei prossimi mesi.
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