I luoghi più belli da visitare in Germania #33: Heligoland, dove storia e natura si uniscono

Heligoland canva pro

Al largo delle coste tedesche del Mare del Nord, si trova un’isola unica nel suo genere. Heligoland (in tedesco Helgoland) è un luogo ricco tanto di storia quanto di pregi paesaggistici e culturali ed è probabile che il suo nome vi suoni familiare. A seconda dei vostri interessi, potreste averne letto nei libri di storia – per la sua grande importanza strategica – o averla vista in un documentario, dal momento che si tratta di un paradiso zoologico e soprattutto ornitologico. Oppure potreste averla sentita citare come destinazione di shopping, dal momento che l’intera isola è una zona “duty free”.

Infine, potreste aver conosciuto qualcuno che ha scelto di soggiornare qui per motivi di salute, per beneficiare dell’aria particolarmente pulita. Due cose non troverete, infatti, nell’aria di Heligoland: lo smog (perché le auto sono vietate) e il polline (perché l’isola si trova in mare aperto, a 70 chilometri dalla costa tedesca. Se volete respirare grandi boccate di iodio contemplando cuccioli di foca, questa è la destinazione che fa per voi.

Heligoland canva pro

Sembra incredibile, ma Heligoland ha anche una sua popolazione residente: circa 1.500 persone, su una superficie di un solo chilometro quadrato, divisa in tre parti: Unterland, Mittelland e Oberland (ovvero la “Terra di Sotto”, la “Terra di Mezzo” e la “Terra di Sopra”) . Le definizioni sono strettamente “orografiche”: per raggiungere l’Oberland si devono salire 184 gradini o utilizzare l’apposito ascensore. Una volta in cima, si potrà godere di un panorama mozzafiato, passeggiando lungo la splendida scogliera.

Le meraviglie naturalistiche di Heligoland

In realtà, con il nome Heligoland, si dovrebbe definire un piccolo arcipelago. Più spesso, però, ci si riferisce all’isola principale. Dal punto di vista naturalistico, quest’ultima è un autentico paradiso. Dall’alto è possibile ammirare anche la “Lange Anna“, uno stretto blocco di arenaria rossa che costituisce forse lo spettacolo più caratteristico dell’intera isola. D’estate è molto gettonata anche la vicina isoletta di “Düne“, un paradiso balneare raggiungibile in traghetto. Qui, i turisti possono godersi la tranquillità delle spiagge sabbiose e ammirare le foche grigie, che popolano la zona da anni, protette e rispettate in un santuario naturale.


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Un paradiso per foche e uccelli marini

Durante i mesi invernali, le dune di quest’isola costituiscono la nursery delle foche grigie, che qui crescono i loro cuccioli. È permesso avvicinarsi su un’apposita passerella, a una distanza massima di 30 metri, per non disturbare gli animali. In linea di massima, comunque, la fauna di Heligoland non teme particolarmente l’uomo. Qui, la caccia è vietata dagli anni ’70.

Heligoland

Anche gli appassionati di ornitologia avranno di che dilettarsi su questa splendida isola e nel resto dell’arcipelago. Qui nidificano infatti numerosissime specie di uccelli marini, inclusi gabbiani tridattili, fulmari e sule bassane.

Non a caso, qui sorgono un centro ornitologico e un istituto biologico che conducono ricerche approfondite sulla fauna marina e sull’avifauna, allo scopo di approfondire la comprensione dell’ecosistema marino.

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Dopo una lunga passeggiata fra le magnifiche rocce di arenaria rossa e le dune di sabbia bianca, è probabile che vi sia venuta fame. La specialità culinaria locale più popolare è senza dubbio l’Heligoland Knieper, una prelibatezza a base di chele di granchio fresco. Qui si mangia anche l’aragosta, preparata non di rado in piccoli locali sulla costa.

Lo “scambio”, i bombardamenti, l’esplosione

Come abbiamo già accennato, l’isola è nota anche per la sua storia travagliata. Situata fra la Germania e la Danimarca (e in passato territorio danese), Heligoland ha sempre avuto un’importanza strategica notevole, soprattutto nella difesa di due dei principali porti del Paese: Amburgo e Bremerhaven. Nel 1890, l’impero britannico scambiò questa minuscola isola con Zanzibar.

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Durante la Seconda Guerra Mondiale, l’isola subì bombardamenti devastanti da parte delle stesse forze britanniche. Nel 1947, allo scopo di distruggere bunker e installazioni militari sull’isola, gli inglesi misero in atto la cosiddetta “Operazione Big Bang”, ovvero la più grande esplosione non nucleare dell’epoca e una delle più grandi della storia. 7400 tonnellate di esplosivi, per lo più munizioni avanzate dopo il conflitto, vennero usate per dare il via a una deflagrazione che rischio di polverizzare l’intera isola.

Per raggiungere Heligoland è possibile prendere i traghetti da Bremerhaven, Büsum, Cuxhaven, Amburgo, Wedel, Sylt e Amrum, con tempi di percorrenza che variano da una a quattro ore.

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