“Accogliere deputati di AfD? Impensabile” il nuovo partito tedesco si distanzia dall’ultradestra

Amira Mohamed Ali. Foto: Superbass, 2023-02-13-Amira Mohamed Ali-hart aber fair-3759, CC BY-SA 4.0

Il terremoto politico che sta attraversando la sinistra tedesca ha sollevato da più parti un interrogativo: la nuova formazione che si profila dopo l’allontanamento di Sara Wagenknecht da Die Linke segnerà in modo ufficiale la convergenza fra estrema sinistra ed estrema destra? La domanda è stata posta in modo esplicito da Die Welt ad Amira Mohamed Ali, capogruppo uscente di Die Linke e presidente dell’associazione appena fondata “Alleanza Sahra Wagenknecht”. Nell’intervista le è stato chiesto se ritenesse probabile o possibile una “migrazione” di deputati da AfD alla nuova formazione politica di Wagenknecht che si va profilando e della quale l’associazione appena fondata è evidentemente il prodromo.

Non c’è spazio per i deputati di AfD e neppure per future alleanze: parola di Mohamed Ali

La risposta di Mohamed Ali è stata netta: una tale convergenza sarebbe inimmaginabile. Sulle future coalizioni del partito di Wagenknecht, la neo-presidente dell’associazione ha dichiarato che non viene esclusa nessuna opzione tranne quella di collaborare con l’AfD – mantenendo in questo senso una linea politica che ha caratterizzato, fino a questo momento, tutti i partiti tedeschi, fatti salvi alcuni “cedimenti” dell’Unione a livello locale.

La domanda iniziale di Die Welt era nella mente di molti, probabilmente anche per via dell’esplicito invito che il leader di AfD in Turingia Björn Höcke aveva rivolto a Sahra Wagenknecht qualche mese fa, in occasione delle manifestazioni di dissenso di Wagenknecht sulle scelte politiche del governo Scholz a proposito del conflitto in Ucraina. Höcke aveva esplicitamente invitato Wagenknecht a unirsi ad AfD, sostenendo che, nel partito di estrema destra, la deputata di Die Linke avrebbe potuto autenticamente realizzare il proprio progetto politico.


Leggi anche:
La sinistra tedesca si spacca: “Sahra la rossa” se ne va con nove deputati

La nuova associazione appena fondata, tuttavia, sembra non volersi presentare come un movimento di protesta: secondo Mohamed Ali, l’Alleanza Sahra Wagenknecht ha ambizioni di governo.

I fuoriusciti di Die Linke non rinunceranno agli incarichi al Bundestag. Il leader Martin Schirdewan: “furto politico”

Amira Mohamed Ali ha anche respinto la richiesta della leadership di Die Linke che i deputati che hanno aderito al progetto politico di Sahra Wagenknecht rinuncino ai loro mandati al Bundestag. Ha sottolineato che secondo la Legge fondamentale, i deputati sono eletti senza vincolo di mandato (esattamente come avviene in Italia, NdR), e che i parlamentari sono vincolati solo alla propria coscienza e non al partito di provenienza.

Questa dichiarazione segue la decisione di Wagenknecht, Mohamed Ali e altri otto deputati di lasciare Die Linke. L’intenzione del movimento è quella di fondare un nuovo partito all’inizio del 2024, e l’associazione “Bündnis Sahra Wagenknecht” esiste proprio per lavorare a questo scopo.

Martin Schirdewan
Martin Schirdewan
Foto © Chudowski

Il leader di Die Linke Martin Schirdewan aveva invitato i deputati coinvolti a rinunciare ai loro mandati al fine di consentire ad altri candidati del partito di entrare al Bundestag. Schirdewan ha definito l’eventuale permanenza dei deputati che abbandoneranno il partito come un “furto di seggi” e come un atto “altamente immorale”.

Del resto, la decisione di Wagenknecht e degli altri deputati di lasciare Die Linke mette a rischio il futuro del gruppo parlamentare del partito al Bundestag, dal momento che tale gruppo è composto attualmente da 38 membri. Senza i fuoriusciti che hanno seguito Wagenknecht e Mohamed Ali, il partito potrebbe non avere più i numeri per un gruppo parlamentare al Bundestag.

 

Fonte: Die Welt

P.S. Se questo articolo ti è piaciuto, segui Il Mitte su Facebook!