Merz: marcia indietro su AfD. La CDU non lavorerà mai con l’ultradestra

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sussidi Il neo-eletto leader della CDU Friedrich Merz durante la conferenza stampa del 17 dicembre 2021 a Berlino. Photo credits: EPA-EFE/FILIP SINGER / POOL

Il leader della CDU, Friedrich Merz, ha rilasciato una lunga intervista ad ARD, prendendo posizione su diversi temi caldi tanto per il suo partito quanto per il Paese in generale. Naturalmente non sono mancate le dure critiche nei confronti del governo di coalizione, che il leader cristiano-democratico accusa di “soffocare il Paese” con una burocrazia eccessivamente pesante e complessa. Merz ha anche fatto retromarcia su quella che si può considerare la sua dichiarazione più controversa degli ultimi mesi: l’apertura a colalborazioni “pragmatiche” con AfD a livello comunale.

Con AfD nessuna collaborazione, neanche a livello comunale

Quest’ultima intervista, infatti, ha visto Merz escludere categoricamente qualsiasi forma di cooperazione tra la CDU e l’AfD, a qualsiasi livello, dai profili nazionali a quelli locali, senza eccezioni. È ipotizzabile che le veementi critiche che la sua “apertura” aveva attirati, insieme alle esplicite attestazioni di soddisfazione da parte dell’ultradestra, che aveva parlato di “muri che iniziavano a sgretolarsi”, abbiano pesato sulla sua decisione di riconsiderare le sue posizioni. Nonostante questo ha specificato di essere contrario alla messa al bando di AfD tout court: mettere al bando partiti, sostiene, è una misura che non ha mai portato risultati positivi.


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Merz contro il governo: troppa burocrazia. Critiche su assegni familiari, prezzi dell’energia e legalizzazione della cannabis

Merz ha poi sferrato diversi attacchi all’attuale governo federale, attaccando diverse delle proposte legislative attualmente in discussione, come la legge sui riscaldamenti e quella sulla legalizzazione cannabis, affermando che ambedue dovrebbero essere attentamente valutate per capire i possibili impatti burocratici che potrebbero generare. Ha sottolineato che ogni legge dovrebbe essere analizzata dal punto di vista della burocrazia che potrebbe innescare.

Nell’intervista, Merz ha anche affrontato il tema dell’energia, sottolineando la necessità di ridurne i prezzi attraverso una riduzione delle tasse e degli oneri imposti dallo Stato. Ha evidenziato, a tal proposito, la necessità di un’approccio integrato che unisca politiche climatiche, energetiche ed economiche, piuttosto che un bilanciamento fra politiche separate.

Rispetto all’assegno di base per i figli, una proposta che sta creando dibattiti all’interno della coalizione, Merz ha riconosciuto la sfida di affrontare la povertà infantile, ma ha esortato a valutare attentamente la soluzione migliore. La sua posizione sembra allineata a quella del Ministro delle Finanze Christian Lindner (FDP), che ha messo in dubbio, di recente, l’idea che destinare fondi alle famiglie sia il modo giusto per combattere tale fenomeno. Secondo Lindner, come secondo Merz, la soluzione potrebbe essere il miglioramento delle strutture educative e di assistenza.

L’intervista è disponibile per intero qui.

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