CDU, Merz apre all’ultradestra di AfD: cade un tabù. Esulta Chrupalla

collaborazione con afd merz
Il leader della CDU Friedrich Merz © Olaf Kosinsky Olaf Kosinsky creator QS:P170,Q30108329 (https://commons.wikimedia.org/wiki/File:2019-11-22_Friedrich_Merz_CDU_Parteitag_by_OlafKosinsky_MG_5758.jpg), „2019-11-22 Friedrich Merz CDU Parteitag by OlafKosinsky MG 5758“, https://creativecommons.org/licenses/by-sa/3.0/de/legalcode

Appena eletto leader della CDU, aveva promesso di bandire dal partito chiunque avesse collaborato con AfD. Ora, Friedrich Merz sembra aver cambiato idea e apre all’ultradestra guidata da Tino Chrupalla e Alice Weidel a livello locale.

Intervistato domenica nella sua città natale, Arnsberg, Merz ha dichiarato a ZDF che ribadisce il divieto di collaborazione con AfD a livello governativo, di Bundestag, di Parlamento Europeo e di Parlamenti statali, cioè relativi ai singoli Länder, ma al tempo stesso non è più contrario a una cooperazione a livello municipale, invocando un approccio “pragmatico”.

Merz apre a collaborazione con AfD a livello locale

Fa abbastanza impressione vedere come il leader della CDU, successore di Armin Laschet e nemico politico storico di Angela Merkel, abbia cambiato posizione sull’argomento. E fa impressione anche vedere come, per la prima volta, un leader politico si presenti possibilista nei confronti di un partito che finora è stato trattato come la peste nera ed emarginato a tutti livelli, da tutte le altre formazioni.

Merz ci ha tenuto a sottolineare che la possibilità di una collaborazione si legherebbe solo agli ambiti “minori”, ma è innegabile che il tabù dell’alleanza con AfD stia scricchiolando, per la prima volta, proprio in virtù del suo divieto relativo, che a questo punto potrebbe anche essere ulteriormente ridefinito, se matureranno condizioni analoghe a quelle che, oggi, hanno fatto venire meno il “firewall” anti-AfD di Merz a livello municipale. Dopotutto, se un imperativo non è categorico, è per definizione un imperativo debole.

scioglimento Alice Weidel e Tino Chrupalla
Alice Weidel e Tino Chrupalla, candidati di punta di AfD in vista delle elezioni federali di settembre.
© Superbass / CC BY-SA 4.0 (via Wikimedia Commons), CC BY-SA 4.0 <https://creativecommons.org/licenses/by-sa/4.0>, via Wikimedia Commons. TC2021, CC BY-SA 4.0 <https://creativecommons.org/licenses/by-sa/4.0>, via Wikimedia Commons

“Non ci sarà alcuna partecipazione di AfD in un governo, almeno non con noi. E non otterranno nemmeno la maggioranza” si è affrettato a precisare Merz, ma considerando che a dicembre 2021 minacciava l’espulsione dal partito di chiunque avesse osato proporre una collaborazione con AfD, perché “la CDU non è il tipo di partito che può andare d’accordo con chiunque”, va da sé che la sua credibilità ne risulti fortemente indebolita. Se oggi Merz apre ad AfD a livello municipale, insomma, perché in futuro non potrebbe cambiare idea anche in altri ambiti?

Alla domanda se si fosse arreso e avesse rinunciato alla rigida distanza dall’ultradestra dichiarata in passato, Merz ha inoltre risposto: “Non mi sono arreso, ma siamo obbligati a riconoscere le elezioni democratiche”. Commentando i recenti risultati in Turingia, che hanno visto AfD guadagnare sempre più spazio e rilievo, Merz ha inoltre dichiarato che è inevitabile che i parlamenti locali, dopo le elezioni, debbano cercare un modo per governare.

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Ricarda Lang. Photo credits: EPA-EFE/CLEMENS BILAN / POOL

Le critiche interne e l’affondo dei Verdi

Le dichiarazioni di Merz hanno scatenato un terremoto e creato innanzitutto un’opposizione interna. A contestare le dichiarazioni di Merz, è stato infatti, in primis, Kai Wegner, sindaco di Berlino ed esponente di spicco dei cristiano-democratici. “AfD conosce solo opposizione e divisione. Dove dovrebbe esserci COLLABORAZIONE? La CDU non può e non vuole collaborare e non collaborerà con un partito il cui ‘modello di business’ è l’odio, la divisione e l’esclusione” ha scritto domenica su Twitter.

Nella stessa direzione si è espressa la vicepresidente del Bundestag, Yvonne Magwas, che è anche membro del Präsidium della CDU e che su Twitter ha scritto: “Che si tratti di consiglio locale o Bundestag, i radicali di destra rimangono radicali di destra. Per i cristiano-democraitici gli estremisti di destra sono SEMPRE nemici!”.

Se il fuoco amico non è stato risparmiato, di certo non manca quello degli avversari politici. La co-leader dei Verdi, Ricarda Lang, ha infatti attaccato Merz su ARD, sottolineando proprio la sua incoerenza: “Prima ha ridotto questo partito a una versione un po’ migliore di Alternativa migliore per la Germania e ora sta iniziando a demolire la barriera che la stessa Unione ha più volte invocato”.

La gioia di AfD. Il leader Chrupalla: “Abbatteremo la barriera!”

Esulta invece Tino Chrupalla, co-leader di AfD. “Stanno cadendo le prime pietre dalla barriera e la abbatteremo insieme, nei Länder e nel governo federale” ha scritto su Twitter, per poi aggiungere che “i vincitori saranno i cittadini, che riconquisteranno prosperità, libertà e sicurezza attraverso una politica orientata ai loro interessi”.

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