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Saskia Esken avvisa: no ad azioni eccessive contro Ultima Generazione

La leader dei socialdemocratici tedeschi, Saskia Esken, ha recentemente espresso un monito relativo al rischio che possano essere messe in atto azioni eccessive, nei confronti degli attivisti del clima di Letzte Generation, articolazione tedesca di Ultima Generazione. All’agenzia di stampa dpa, Esken ha dichiarato che sebbene sussista il rischio di un’ulteriore radicalizzazione del movimento, cosa che di per sé giustifica un adeguato monitoraggio, “nel nostro Stato di diritto è tuttavia importante che i mezzi utilizzati dalle autorità siano sempre proporzionati e non eccessivi”.

La leader dei socialdemocratici tedeschi avvisa: no ad azioni eccessive contro gli attivisti del clima

Lo sfondo delle dichiarazioni dell’esponente dell’SPD è la massiccia operazione di polizia che ha avuto luogo mercoledì a carico dell’organizzazione, quando circa 170 agenti hanno perquisito 15 appartamenti e locali commerciali in 7 Länder. L’indagine è correlata all’accusa di aver formato o sostenuto un’organizzazione criminale, ma gli attivisti negano recisamente di essere dei criminali e ritengono assurdo essere trattati come tali.

Rispetto al tema della lotta al cambiamento climatico, Esken ha dichiarato di rendersi conto che gli sforzi della politica, che ha definito comunque considerevoli, possano essere percepiti come inadeguati dagli attivisti e che, dal punto di vista dell’urgenza, “tutto ciò che facciamo sembra troppo poco e troppo tardi”. Ha ribadito inoltre il fatto che la politica debba accettare che entrare in un partito e operare all’interno delle istituzioni non sia “l’unico modo per essere politicamente attivi” e che anche i movimenti extraparlamentari debbano trovare posto nella comunità democratica.


Letzte Generation Tepmelhofer Damm

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Agli attivisti: “Considerate la possibilità di fare un passo indietro”

La leader socialdemocratica ha però anche invitato gli attivisti a considerare l’ipotesi di fare un passo indietro rispetto a una particolare modalità di protesta e cioè ai blocchi nelle strade, che hanno prodotto un considerevole malcontento presso la popolazione. “Ci si potrebbe chiedere se si possa conquistare la gente alla propria causa, in questo modo” ha commentato.

Esken ha poi dichiarato di non poter in alcun modo accettare la violazione delle leggi, che dovrà essere senza dubbio punita, che sia coercizione o violenza contro le persone, messa al rischio delle infrastrutture pubbliche o i danni alla proprietà.

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