Morte Tina Turner, Lauterbach: “L’omeopatia le ha distrutto i reni”

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Tina Turner. Photo credits EPA-EFE/MACIEJ KOSYCARZ

La morte di Tina Turner, scomparsa mercoledì all’età di 83 anni, ha comprensibilmente colpito molte persone. La grintosa icona del rock, nota per la voce graffiante, ma anche per la straordinaria energia che esprimeva sul palco, si è spenta in Svizzera dopo una lunga malattia.

Il ministro tedesco della sanità, Karl Lauterbach, ha ricordato il talento dell’artista, ma ha anche sottolineato su Twitter quanto fosse stata danneggiata dall’omeopatia, pentendosene al punto da dissuadere pubblicamente altri dal fare lo stesso.

Lauterbach su Tina Turner: “Impressionante il racconto di come l’omeopatia le abbia distrutto i reni”

Il tweet in questione è arrivato giovedì. Mercoledì, giorno della morte di Tina Turner, Lauterbach l’aveva ringraziata, sempre su Twitter, “per i bei momenti, soprattutto alle feste, ma anche per i lunghi viaggi in macchina, nei primi anni ’80”, sostenendo che la cantante fosse la prova vivente di quanto la gioia di vivere possa essere contagiosa. Giovedì, invece, Lauterbach ha scelto di affrontare un argomento più delicato e cioè di parlare di come la salute di Tina Turner sia stata danneggiata dall’omeopatia.

“Impressionante il racconto di Tina Turner su come l’omeopatia le abbia distrutto i reni. La dialisi è arrivata perché pensava che l’ipertensione potesse essere curata con l’omeopatia. In seguito si è pentita dell’errore e ha avvertito gli altri” ha scritto Lauterbach su Twitter, linkando un resoconto dell’insufficienza renale della cantante pubblicato integralmente sul portale informativo “Show your kidneys love”.

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Il ministro della sanità tedesco Karl Lauterbach durante una conferenza stampa al Bundestag sulla situazione della pandemia. Berlino, 12 agosto 2022.
Foto: EPA-EFE/CLEMENS BILAN

“I miei reni sono vittime del fatto che ho negato che la mia ipertensione avesse bisogno di una terapia stabilita dalla medicina convenzionale” si legge sul portale, nell’ambito di un’articolata spiegazione su come la mancata cura dell’ipertensione, diagnosticata nel 1978, abbia fatto degenerare la salute della cantante, fino a provocarle un ictus e a rendere necessaria la dialisi.

Il ricorso all’omeopatia su consiglio di un amico: “Non lo avrei mai fatto, se avessi saputo cosa rischiavo”

Nel resoconto si parla inoltre di come Tina Turner abbia sviluppato un’avversione per i farmaci che le servivano per controllare l’ipertensione. Dietro suggerimento di un amico, che le aveva consigliato un medico omeopata in Francia, Tina Turner aveva infine deciso di sostituire i suoi farmaci “convenzionali” con quelli omeopatici.

“Non avevo detto nulla ai miei medici del mio esperimento. Arrivato il momento del mio nuovo controllo di routine, ero entusiasta e curiosa di verificare se il farmaco omeopatico avesse ridotto la mia pressione sanguigna e migliorato le mie funzioni renali. Raramente nella vita mi ero sbagliata così tanto” si legge. “Non avrei mai sostituito i miei farmaci con le alternative omeopatiche se avessi saputo qual era la posta in gioco” è la conclusione dell’artista, che infine si chiede: “Come mi è venuto in mente di prendere decisioni terapeutiche da sola? Se avessi avuto un’idea del rischio che stavo correndo, non avrei mai optato per la medicina alternativa”.


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Per salvarsi la vita, la star non aveva potuto fare altro che iniziare la dialisi. In seguito aveva subito un trapianto di rene, donato dal marito Erwin, ma soprattuto aveva ripreso a seguire attentamente le prescrizioni dei medici, perché “la lotta per guarire è sempre una lotta per un’informazione accurata“.

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