Torna il caos al BER. Il COO: “Questo weekend arrivate con due ore e mezzo di anticipo”

due ore e mezzo

Torna il caos al BER, l’aeroporto di Berlino. L’afflusso di un massiccio numero di persone arrivate nella capitale tedesca per la maratona, infatti, è stata solo una delle cause contingenti di una nuova e irritante congestione. Il problema, però, è molto più diffuso e potrebbero per questo verificarsi ulteriori disagi, a breve e medio termine. Il COO dell’aeroporto, ad esempio, consiglia di arrivare con due ore e mezzo di anticipo, questo fine settimana.

Il caos al BER: non solo effetto della maratona di Berlino

Recentemente, al BER, i passeggeri hanno rivissuto l’incubo di un aeroporto in preda al caos, con file interminabili, sportelli chiusi e bagagli smarriti.

Parte di questo ritorno del problema è stato determinato dalla maratona di Berlino, che domenica scorsa ha visto partecipare 50.000 persone, probabilmente raggiunte da molti sostenitori, arrivati da tutto il mondo. Se pensate però che il problema sia ormai risolto, vi sbagliate.

Il COO del BER: “Arrivate con almeno due ore e mezzo di anticipo questo weekend”

Thomas Hoff Anderson, Chief Operating Officer dell’aeroporto, ha infatti annunciato che il BER si riempirà di nuovo in modo anomalo, nei prossimi fine settimana. Lunedì ricorrerà, ad esempio, la Giornata dell’Unità tedesca e per questo molte persone si metteranno in viaggio. Secondo la stima di Hoff Anderson, sono previsti 290.000 passeggeri in transito, nei giorni a cavallo dell’anniversario e 75.000 solo nella giornata di lunedì.

Il suo consiglio per questo fine settimana, quindi, è di arrivare in aeroporto con almeno due ore e mezzo di anticipo, per blindare la partenza. Il 24 ottobre inizieranno poi, a Berlino, le vacanze autunnali, e anche questo potrebbe determinare un affollamento che nessuno si augura, ma che va messo in conto.


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Le persone, intanto, sono sempre più stanche ed esasperate da un servizio garantito sempre peggio a causa soprattutto della carenza di personale, fenomeno legato al Covid e alle agitazioni sindacali degli ultimi mesi. Sono vive nella memoria, del resto, le feroci polemiche che anche noi abbiamo documentato, e che hanno visto i passeggeri, non solo a Berlino, ma in tutta la Germania, in verità, vivere la dimensione del transito in aeroporto come un’esperienza stressante, se non traumatica.

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