“Quadrato, pratico, sangue”: Melnyk attacca Ritter Sport, esportato anche in Russia

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L'ambasciatore ucraino in Germania Andrij Melnyk al ballo della Stampa tedesca 2022, presso l'Hotel Adlon, a Berlino. Foto: EPA-EFE/Gerald Matzka / POOL

Lo conoscono tutti e tutti conoscono il suo celebre slogan: “Quadrato, pratico, buono”. Parliamo del cioccolato Ritter Sport, prodotto tedesco di consolidato successo, ma al momento al centro di accese polemiche.

Richter continua infatti a esportare i suoi prodotti in Russia, in un clima in cui il posizionamento in relazione all’invasione russa dell’Ucraina non passa solo attraverso l’esportazione di armi o l’utilizzo di sanzioni, ma anche attraverso i rapporti commerciali.


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L’ambasciatore ucraino Melnyk attacca il marchio Ritter Sport: affari con gli aggressori

Il CEO di Ritter Sport, Andreas Ronken, ha difeso le sue posizioni con il quotidiano tedesco Handeslblatt e ha dichiarato che l’azienda non può limitarsi a effettuare le sue consegne all’interno dei regimi democratici. Ha quindi lamentato gli attacchi che il brand ha ricevuto sui social, Facebook e Twitter in particolare e ha menzionato tra gli attuali “hater” di Ritter anche l’ambasciatore ucraino in Germania Andrij Melnyk. Melnyk non si è infatti lasciato scappare l’occasione di reagire nel suo stile e cioè con un affondo senza ripensamenti.

“Quadrato, pratico, sangue!” ha infatti ironizzato l’ambasciatore, distorcendo il celebre slogan di Ritter. Ha poi affidato i suoi pensieri a un Tweet infuocato: “Ritter Sport si è tenuta al riparo dalle critiche e continua a effettuare le sue consegne in Russia. Questo non sarà mai dimenticato. Gli ucraini non toccheranno MAI il vostro cioccolato, Sig. Ronken & Co. Buona fortuna negli affari con l’aggressore”.

Nel corso del suo mandato a Berlino, che terminerà a ottobre per ragioni che alcuni ritengono legate alle sue dichiarazioni su Stepan Bandera, l’ambasciatore ucraino non ha lesinato giudizi taglienti e attacchi diretti a personalità eminenti della politica tedesca. Provocatorio e sempre sopra le righe dall’inizio della guerra, Melnyk non si è risparmiato nemmeno quando si è trattato di attaccare il presidente federale Frank-Walter Steinmeier. Non poteva di certo tacere sulla questione Ritter Sport e sulle dichiarazioni di Ronken.

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