Nuove regole sul risparmio energetico in Germania: monumenti al buio e riscaldamenti ridotti negli uffici pubblici

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A partire da oggi, primo settembre, in Germania entrano in vigore norme più severe in materia di risparmio energetico. Obblighi e divieti hanno lo scopo di ottimizzare il consumo di energia elettrica e gas in tutto il Paese, a fronte di quello che potrebbe essere un inverno particolarmente rigido, fra forniture di gas drasticamente ridotte dalla Russia – il partner energetico dal quale la Germania dipende più che da ogni altro – e soluzioni di emergenza che arrivano da altri Paesi a costi esorbitanti. A impegnarsi nel risparmio dovranno essere soprattutto gli enti pubblici e i datori di lavoro, ma alcune regole valgono anche per i privati. Dopo quella attualmente in vigore, è prevista anche un’altra ordinanza, che deve ancora essere approvata dal Bundesrat, che sarà valida per due anni a partire da ottobre e prevede, fra le altre cose, ispezioni annuali obbligatorie per gli edifici con impianti di riscaldamento a gas.

Ecco una sintesi delle nuove norme, la cui applicazione iniziale è prevista per un periodo di sei mesi.

Riscaldamento negli edifici pubblici

Negli edifici e uffici pubblici, le zone di passaggio (come gli androni, i corridoi, i locali dove si trovano le centraline e le caldaie e in generale quegli ambienti nei quali i dipendenti non stazionano durante l’orario di lavoro) non dovranno più essere riscaldati a meno che non sussistano specifiche ragioni di sicurezza. Le zone nelle quali è possibile attivare i riscaldamenti, come gli uffici dove i dipendenti passano la maggior parte del tempo, dovranno invece essere mantenuti a una temperatura massima di 19 gradi. Inoltre, nei bagni non dovrà essere disponibile acqua calda per lavarsi le mani, a meno che non ci siano motivi igienici precisi. Fanno eccezione le cliniche, gli ospedali, le case di cura, le scuole e gli asili nido o altre strutture in cui le temperature più elevate sono specificamente necessarie per preservare la salute delle persone che vi soggiornano.


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I datori di lavoro privati avranno un maggiore margine di manovra nel regolare le temperature degli ambienti. I negozi al dettaglio non hanno imposizioni di questo genere, ma dovranno tenere le porte chiuse per evitare la dispersione del calore.

Risparmio energetico e illuminazione notturna

Gli edifici e monumenti pubblici che di notte vengono illuminati per motivi meramente estetici o di rappresentanza dovranno essere lasciati al buio. Anche gli impianti pubblicitari luminosi dovranno restare spenti dalle 22.00 alle 16.00. Questa regola non vale per le vetrine.

Riscaldamento delle abitazioni private e delle piscine

Le clausole dei contratti di locazione che prevedono l’obbligo per gli inquilini di mantenere all’interno dell’appartamento una certa temperatura minima devono essere temporaneamente sospese. Inoltre, entro il 30 settembre 2022, i proprietari degli immobili in locazione e i gestori di servizi pubblici i cui edifici sono alimentati a gas devono informare gli inquilini sull’entità dei costi energetici che potrebbero essere sostenuti nel corso dell’anno a venire e anche indicare loro i modi migliori per risparmiare sulle utenze energetiche, nonché specificare come i consumi influiranno sui costi.

Le piscine private, sia al chiuso che all’aperto, non dovranno più essere riscaldate con impianti che utilizzino gas o elettricità.

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