Energia nucleare fino al 2024, la richiesta dei liberali tedeschi: “È una questione di realismo”

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Il segretario generale dell’FDP,  Bijan Djir-Sarai, ha chiesto espressamente che la Germania continui ad utilizzare l’energia nucleare delle tre centrali che, sulla carta, dovrebbero chiudere a dicembre di quest’anno.

L’interruzione dell’attività dei tre impianti, che si lega alla scelta del governo di abbandonare il nucleare, secondo i liberali dovrebbe essere rinviata al 2024, per mitigare la crisi energetica.


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Lo aveva già dichiarato Wolfgang Kubicki, vicepresidente dell’FDP e del Bundestag e ora rincara la dose anche il segretario generale, Bijan Djir-Sarai. La linea del partito è chiara: data la crisi legata alle importazioni di gas russo, il nucleare potrebbe consentire alla Germania di ammortizzare temporaneamente il problema. Per i liberali, insomma, è il momento di “essere pragmatici”, come dichiarato espressamente da Djir-Sarai alla Kreiszeitung.

Se venisse accettata questa proposta, le tre centrali verrebbero prima “strozzate”, in modo da consentire il loro funzionamento, anche oltre la fine dell’anno, con le barre di combustibile disponibili. Le centrali erogherebbero, insomma, quel tanto che è necessario al Paese per sopravvivere a un inverno complicato.

Una scelta che non vuole mettere in discussione l’uscita dal nucleare

I liberali ribadiscono inoltre di non voler affatto tornare indietro sulla scelta di abbandonare il nucleare, già adottata dal governo, ma che si tratta semplicemente di superare questa crisi. Dijr-Sarai ha ribadito che il Paese “non può permettersi l’ideologia”, al momento, e che la situazione è “troppo grave” per agire in modo irrealistico.

Dal canto suo, il cancelliere Olaf Scholz attende il secondo stress test sulla fornitura di energia elettrica, prima di decidere. Lo ha dichiarato lunedì una portavoce del governo, che ha aggiunto che i risultati dovrebbero arrivare nelle prossime settimane. Intanto, persino Ricarda Lang, co-leader dei Verdi insieme a Omid Nouripour, si è mostrata possibilista. In particolare ha dichiarato al Tagesspiegel che con i Verdi non ci sarà certamente “alcuna proroga definitiva del nucleare”, ma non ha escluso un’estensione temporanea dell’attività delle centrali. Ha inoltre rinviato ogni ulteriore considerazione, come Scholz, a quando saranno pronti i risultati del nuovo stress test sull’energia elettrica.

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