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Berlino, attivisti del clima sul piede di guerra: dal 18 giugno intaseranno le autostrade di Berlino

La lotta per la protezione del clima mette in atto ormai da anni proteste che puntano a portare l’attenzione sul tema. Tra i gruppi più motivati c’è Letzte Generation (Ultima Generazione), che si chiama così perché gli attivisti ritengono di essere l’ultima generazione in grado di prevenire il collasso climatico.

Proprio Letzte Generation ha annunciato a Berlino, a partire dal 18 giugno, una serie di azioni che causeranno ingorghi chilometrici, rendendo le autostrade cittadine “un luogo di resistenza pacifica”.


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Attirare l’attenzione sulla catastrofe climatica attraverso la disobbedienza civile

Le azioni degli attivisti del clima sono sempre forme di disobbedienza civile, tese a mettere al centro dell’attenzione un’emergenza che ritengono ignorata, e in questo senso non possono che creare disagio alla cittadinanza. Il messaggio è stato espresso chiaramente in una lettera aperta al governo federale, a cui il gruppo Letzte Generation ha chiesto di intervenire immediatamente sul cambiamento climatico, prima che si verifichi la catastrofe.

Per ottenere questo risultato, gli attivisti dichiarano necessaria “un’azione pubblica di disturbo attraverso l’interruzione della vita quotidiana” e sostengono di aver “formato sempre più persone alla resistenza civile non violenta”. Un esercito di manifestanti pacifici, insomma, sono pronti a fare di tutto perché il problema climatico sia preso davvero in considerazione. Ed effettivamente lo fanno già da tempo, anche a Berlino.

attivisti per il clima
Un’azione di Extinction Rebellion a Berlino, presso l’Oberbaumbrücke (2019). Leonhard Lenz, CC0, via Wikimedia Commons

Nel corso degli ultimi anni, infatti, a Berlino gli attivisti hanno dato vita ad azioni di disobbedienza civile di ogni tipo, ad esempio attaccandosi letteralmente al manto stradale con la colla a presa rapida, occupando lo spazio pubblico e facendosi trascinare via dai poliziotti, oppure occupando l’autostrada A100 di Berlino, azione definita rischiosa e quindi sconsigliata dalla stessa senatrice per l’ambiente Bettina Jarasch (Verdi), che pur condivide le ragioni della protesta.

Pronti a bloccare Berlino con ingorghi a partire dal 18 giugno

Con questa stessa logica Letzte Generation ha annunciato che, a partire da metà giugno, intaserà le autostrade di Berlino, causando ingorghi chilometrici. Secondo quanto dichiarato dal gruppo, le azioni inizieranno il 18 giugno e coinvolgeranno “molte più persone di prima”. Gli attivisti si sono presi una breve pausa in questi ultimi quattro mesi, a causa della guerra in Ucraina, ma sono pronti a riprendere una prassi ben documentata dai precedenti rapporti della polizia.

A gennaio e febbraio, infatti, gli attivisti hanno bloccato per 45 volte, restando seduti a terra, le uscite autostradali di Berlino. Sono più di 270 le denunce inoltrate per segnalazioni di reato e 120 per illeciti amministrativi, senza contare le tensioni con gli automobilisti intralciati. Non sono solo le autostrade, però, a essere prese di mira, e non è naturalmente solo a Berlino che hanno luogo queste azioni. Gli attivisti per il clima hanno infatti anche causato il blocco di diversi aeroporti tedeschi e del porto di Amburgo e martedì hanno bloccato più volte un incrocio a Dresda.

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