Il presidente Steinmeier indesiderato a Kiev: troppo vicino ai russi, l’Ucraina invita Scholz

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President.gov.ua, CC BY 4.0 , via Wikimedia Commons

Il presidente della Repubblica Federale Frank-Walter Steinmeier è indesiderato in Ucraina. La visita che aveva programmato a quanto pare è fallita, perché di fatto non desiderata a Kiev.

È stata invece invocata la presenza del cancelliere Olaf Scholz, in quanto considerato un uomo chiave per sostenere l’Ucraina con la consegna di armi pesanti e quindi carri armati e pezzi di artiglieria.

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Il cancelliere tedesco Olaf Scholz. Ministry of the Presidency. Government of Spain (Attribution or Attribution), via Wikimedia Commons

Steinmeier indesiderato a Kiev: figura solo simbolica e troppo vicina ai russi

A confermarlo è stato lo stesso Steinmeier, durante un incontro a Varsavia con il presidente polacco Andrzej Duda, tenutosi martedì. Duda ha infatti proposto al presidente tedesco di andare insieme nella capitale ucraina, coinvolgendo anche i capi di stato di Lituania, Estonia ed Estonia, per dare un “segnale di solidarietà europea congiunta”. Steinmeier ha però declinato, spiegando di non essere esattamente gradito in Ucraina. “Ero pronto ad andare, ma a quanto pare, Kiev non lo vuole” ha commentato.

L’ambasciatore ucraino a Berlino, Andrij Melnyk, nel fine settimana ha in effetti dichiarato che l’Ucraina non avrebbe gradito una visita di Steinmeier, ma più quella del cancelliere Scholz. “Un viaggio a Kiev del presidente tedesco avrebbe solo un carattere simbolico. Sarebbe meglio se venissero il cancelliere o altri membri del governo tedesco e prendessero decisioni concrete su un ulteriore e massiccio sostegno all’Ucraina” ha dichiarato l’ambasciatore ucraino alla dpa. “Il mio presidente e il governo sarebbero molto contenti se il cancelliere Olaf Scholz visitasse Kiev. Il mio presidente non vede l’ora” aveva rilanciato Melnyk con le emittenti ProSieben e SAT.1.

Ucraina vs Steinmeier: storia di un rapporto molto controverso

Non è la prima volta che si verificano frizioni tra esponenti del governo di Kiev e il presidente tedesco Steinmeier. A fine marzo, ad esempio, l’ambasciatore Melnyk ha rifiutato di partecipare a un concerto di solidarietà per l’Ucraina a causa della presenza di solisti esclusivamente russi. Prima ancora di questo episodio, c’era stato un ulteriore incidente diplomatico, sempre tra l’ambasciatore ucraino e Steinmeier, in occasione dell’80° anniversario dell’invasione nazista dell’Unione Sovietica. In quell’occasione Steinmeier aveva organizzato la commemorazione in un museo tedesco-russo e Melnyk gli aveva fatto notare come le vittime sovietiche non fossero state solo russe.


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Il problema è che il presidente della repubblica federale è considerato dall’Ucraina come un politico legato a filo doppio con il governo di Putin. “Steinmeier ha tessuto una ragnatela di contatti con la Russia per decenni. Per lui il rapporto con la Russia rimane qualcosa di fondamentale, persino sacro, qualunque cosa accada” ha dichiarato sempre Melnyk al Tagesspiegel, mentre con lo Spiegel l’ambasciatore ucraino ha accusato Steinmeier di vedere le relazioni con Mosca come una sorta di “vitello d’oro” biblico.

Steinmeier, dal canto suo, ha cercato di scusarsi, ammettendo di aver sbagliato nel valutare politicamente Putin. “La mia adesione al Nord Stream 2, è stato chiaramente un errore. Ci siamo aggrappati a ponti in cui la Russia non credeva più e da cui i nostri partner ci avevano messo in guardia” ha dichiarato i primi di aprile. A quanto pare, però, il risentimento di Kiev non si placa.

L’offesa a Steinmeier “congela” una visita a breve di Scholz in Ucraina

Quest’ultimo incidente diplomatico, l’ennesimo, potrebbe tuttavia compromettere seriamente una visita a breve di Scholz a Kiev. Wolfgang Kubicki, viceleader dei liberali al governo, ha infatti già escluso, per il momento, un viaggio del capo del governo in Ucraina.

“Non posso immaginare che il cancelliere di un governo sostenuto dalla FDP viaggi in un Paese che dichiara il capo di Stato del nostro Paese una persona indesiderabile”, ha dichiarato Kubicki alla dpa di Berlino.

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