Per i consumatori, è stato un piccolo shock. La catena di supermercati tedesca Aldi sta infatti aumentando i prezzi, che in base a quanto si sta verificando rischiano di salire fino al 50%.
La causa di questo incremento nel prezzo dei generi alimentari interessati dalla grande distribuzione è direttamente riconducibile alla guerra in Ucraina e alle sue implicazioni sul mercato alimentare mondiale.
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Non è un’ipotesi, ma una previsione precisa. Aldi ha infatti aumentato i prezzi dei generi alimentari per ben tre volte in tre settimane. Quindici giorni fa, infatti, sono aumentati i prezzi di circa 160 articoli e, appena una settimana dopo, di altri 20, come ricordato dal Berliner Kurier. Soprattutto carne, salsiccia e burro diventeranno “significativamente più costosi”, per usare le parole del responsabile della comunicazione di Aldi Nord, Florian Scholbeck.
Si tratta di un fenomeno direttamente collegabile alla crisi ucraina, che sta facendo salire sia i prezzi dell’energia che delle materie prime agricole. Dall’invasione militare, infatti, è diventato molto più difficile, per i fornitori dei supermercati, riuscire a contenere le spese, perché energia, fertilizzanti e mangimi sono diventati più costosi. E questo si ripercuote, inevitabilmente, anche sul prezzo dei generi alimentari al dettaglio.
“Dall’inizio della guerra in Ucraina, ci sono stati dei salti nei prezzi d’acquisto che non avevamo mai sperimentato prima” ha ribadito Scholbeck. Il problema non riguarda solo Aldi, ma anche altri supermercati. La settimana scorsa, ad esempio, Edeka ha annunciato che, vista la situazione internazionale, “l’aumento dei prezzi di vendita in tutto il settore non potrà essere sempre evitato”.
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Il responsabile della comunicazione di Aldi Nord, tuttavia, ha invitato la popolazione a non farsi prendere dal panico. Ha ribadito infatti che “non ci saranno scaffali vuoti” e che se anche ci fossero lievi strozzature legate a difficoltà di approvvigionamento, creerebbero comunque problemi solo temporanei.
“Se oggi non c’è carta igienica, domani ci sarà di nuovo” ha commentato Scholbeck, facendo riferimento alla principale preoccupazione dei tedeschi, e non solo, dalla pandemia in poi. Si spera dunque che non si debbano vedere scene come quella che si è verificata a marzo nel Baden-Württemberg, dove una lite per l’olio da cucina è finita in un pesante scontro fisico e verbale.
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