“Mangiare meno carne contro Putin”: le dichiarazioni del ministro tedesco dell’agricoltura

meno carne
Leonhard Lenz, CC0, via Wikimedia Commons

In un momento in cui la guerra in Ucraina solleva discussioni continue sull’aumento del prezzo del carburante e sulla necessità di contenerlo, una diversa prospettiva è offerta dal ministro tedesco dell’agricoltura, Cem Özdemir (Verdi). “Meno carne contro Putin”, così potremmo sintetizzare parte di una sua recente intervista allo Spiegel.

Secondo il ministro, invece di focalizzarsi sul problema del carburante, il governo tedesco dovrebbe spostare lo sguardo su un’urgenza maggiore: quella alimentare. E approfittarne per rivedere un approccio obsoleto, che soprattutto in questo momento di crisi sta mostrando la corda.

Meno carne contro Putin: la proposta del ministro tedesco dell’agricoltura

Secondo Özdemir, gli interventi da mettere in campo sono sostanzialmente due: calmierare i prezzi degli alimenti grazie alla leva pubblica e poi ridurre il consumo di carne, perché gli animali degli allevamenti sono alimentati massicciamente da grano importato da altri Paesi, Russia in testa. Per questo “mangiare meno carne sarebbe un contributo contro Putin“, ha dichiarato il ministro, intenzionato a mostrare come la riduzione del consumo di carne possa mitigare l’aumento dei prezzi in un settore prioritario come quello alimentare.

Allo Spiegel, Özdemir ha dichiarato che gli aiuti dello Stato, che sono inevitabilmente limitati, dovrebbero essere utilizzati per sostenere i veri bisognosi. “Non possiamo attraversare il Paese con una cornucopia, dobbiamo aiutare in modo mirato”. E mentre non tutti possiedono un automobile, questa la riflessione finale del ministro, tutti devono però mangiare e per questo il comparto alimentare non può che “battere” quello energetico.


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Evitare l’accaparramento di beni

Il cibo sta diventando inoltre sempre più caro e il politico dei Verdi si aspetta che alcuni alimenti diventino più costosi. Mette inoltre in guardia i consumatori contro il cosiddetto accaparramento di beni, cioè quella tendenza a svuotare compulsivamente e in preda al panico gli scaffali dei supermercati. Lo abbiamo visto all’inizio della crisi del Corona e lo stiamo vedendo anche ora, in diversi Lander tedeschi.

“Questo fa solo in modo che i prezzi salgano alle stelle e che si arrivi al razionamento di alcuni prodotti” ha commentato Özdemir, sottolineando come questa strada sia sbagliata. Per tutto il resto c’è la direzione indicata. In estrema sintesi: aiuti per il settore alimentare e consumatori disposti a mangiare “meno carne contro Putin”.

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