Pressioni su Gerhard Schröder, l'”amico di Putin”: invitato a troncare i suoi rapporti finanziari con la Russia

Schröder
Vladimir Putin, Jean-Claude Killy and Gerhard Schröder. Kremlin.ru, CC BY 3.0 , via Wikimedia Commons

Gerhard Schröder, ex cancelliere tedesco socialdemocratico, non sta vivendo un bel momento. A creare pressioni crescenti sulla sua persona è il suo rapporto di lungo corso con Vladimir Putin, in passato definito da Schröder un “democratico impeccabile”.

Gerhard Schröder, con la Russia relazioni finanziarie che valgono miliardi

Con il presidente russo, l’ex cancelliere tedesco ha non solo una solida amicizia che dura da anni, ma anche rapporti d’affari che valgono miliardi. E questo sta creando moltissime tensione in seno all’SPD, che sta ripetutamente chiedendo all’ex cancelliere di uscire dai board della compagnia petrolifera statale russa Rosneft e del consorzio Nord Stream AG, la cui maggioranza appartiene all’azienda pubblica russa Gazprom. Il partito considera inaccettabile il fatto che un suo esponente di spicco, in questo momento storico, continui a mantenere rapporti lucrativi con la Russia di Putin.


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I leader dell’SPD: “Ci aspettiamo che si dimetta dai board russi

Saskia Esken, co-leader dell’SPD insieme a Lars Klingbeil, mercoledì ha dichiarato a RTL e ntv che il partito ha ufficialmente invitato Schröder a troncare i suoi rapporti finanziari con la Russia. “Abbiamo detto chiaramente cosa ci aspettiamo e ora aspetteremo la sua risposta” ha ribadito Esken. “La palla adesso è nel campo di Gerhard Schröder. Il tempo scorre” aveva dichiarato anche Klingbeil martedì, di fronte al gruppo dell’SPD in parlamento.

Schröder prende posizioni su Linkedin, ma non si dimette

Mentre persino il mondo del calcio sta prendendo le distanze da Schröder, al punto che il Borussia Dortmund gli ha ritirato la tessera onoraria, su Linkedin Schröder ha chiesto chiesto la fine della guerra e attribuito la responsabilità dell’invasione dell’Ucraina alla Russia. Ha parlato di “errori commessi da entrambe le parti“, nelle relazioni tra l’occidente e la Russia, ma ha anche aggiunto che “gli interessi di sicurezza della Russia non giustificano l’uso di mezzi militari. Relativamente alle sanzioni economiche, ha dichiarato che, se saranno necessarie, bisognerà fare attenzione a non tagliare completamente i restanti legami che esistono tra Europa e Russia, perché sono la base della speranza, comune a tutti, di rendere nuovamente possibile “un dialogo sulla pace e la sicurezza nel nostro continente”.

Questa dichiarazione di principio non è bastata all’SPD, a parte della società civile e, a quanto pare, nemmeno allo staff dell’ex cancelliere. Martedì, infatti, i media tedeschi hanno riferito che il capo e tre membri dell’ufficio di Schröder a Berlino si sarebbero licenziati, proprio a causa della differenza di vedute sull’invasione militare dell’Ucraina da parte della Russia.

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