Germania: confermato allentamento della maggior parte delle restrizioni in 3 fasi, entro il 20 marzo

obbligo vaccinale priorità ai test PCR
Berlino, 7 gennaio 2022. Il Cancelliere tedesco Olaf Scholz (sinistra) e la sindaca di Berlino Franziska Giffey (al centro) alla conferenza stampa dopo la conclusione del vertice fra governo e Länder, nel quale sono state decise le nuove regole anti-Covid. EPA-EFE/JOHN MACDOUGALL / POOL

Il vertice fra governo federale tedesco e governi dei Länder, tenutosi mercoledì 16, ha confermato a grandi linee e perfino esteso quanto ci si aspettava in base alla bozza di proposta che era circolata nei giorni scorsi. Le autorità nazionali e locali, infatti, hanno concordato l’allentamento della maggior parte delle restrizioni imposte per il controllo della pandemia. Le modifiche dovranno essere graduali e saranno articolate nel corso di tre fasi successive, per arrivare alla fine di tutte le misure protettive di ampia portata, se la situazione lo consentirà, a partire dal 20 marzo.

Fondamentale per la decisione finale sul “freedom day”, ovviamente, sarà la situazione del sistema sanitario: sarà possibile tornare a una situazione prossima alla normalità pre-pandemica solo se il carico per gli ospedali e soprattutto per le terapie intensive sarà rientrato entro parametri normali.

Prima fase: stop ai limiti per gli incontri privati, stop 2G nei  negozi

Nella prima fase degli allentamenti, sarà abolito il limite sui partecipanti agli incontri privati, purché tutte le persone coinvolte siano vaccinate o guarite. Le restrizioni si applicheranno solo nel caso in cui all’incontro partecipi anche solo una persona non vaccinata.

La regola 2G nel settore della vendita al dettaglio, che è già stata abolita da molti Länder fra cui Berlino e Brandeburgo, verrà abbandonata a livello nazionale, sostituita dall’obbligo di indossare la mascherina, preferibilmente FFP2. I Länder potranno decidere se imporre l’uso di questo tipo di mascherine come unica opzione o permettere anche l’uso delle mascherine chirurgiche. In materia di autonomia dei Länder, la sindaca di Berlino Franziska Giffey (SPD) e il ministro presidente del Nord Reno-Westfalia Hendrik Wüst (CDU) hanno lamentato un margine di manovra troppo ristretto e hanno chiesto che siano individuati strumenti adeguati, per permettere ai governi locali di intervenire tempestivamente in caso di nuovi focolai. Il governo federale ha promesso che tali strumenti saranno definiti in tempo per il 20 marzo.


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Seconda fase: 3G per ristoranti e hotel. Aumenta il pubblico per i grandi eventi

Nella seconda fase, a partire dal 4 marzo, come era stato previsto, si tornerà ad applicare la regola 3G nei settori della ristorazione e dell’ospitalità e saranno riaperti i club, con la regola 2G+. In questa fase, per gli eventi al chiuso sarà concesso un utilizzo dello spazio pari al 60% della capacità massima del locale, per un numero di spettatori in ogni caso non superiore a 6000. Per gli eventi all’aperto, la capacità massima del locale può essere occupata fino al 75% e il pubblico non può superare le 25000 persone per singolo evento.

Terza fase: dal 20 marzo allentamento della maggior parte delle restrizioni

La terza fase, infine, prevederà l’abbandono di tutte le misure di protezione di portata più ampia entro il 20 marzo 2022. L’unico obbligo che resterà sicuramente in vigore sarà quello di indossare la mascherina al chiuso e sui mezzi pubblici. Se lo desiderano, anche in questa fase i datori di lavoro, in accordo con i dipendenti, potranno continuare a offrire lo smart working, specialmente se l’ufficio è un open space.

Il cancelliere Scholz (SPD) ci ha tenuto a ricordare che l’allentamento della maggior parte delle restrizioni non equivale a un abbassamento della guardia e che la prossima stagione autunnale e invernale rappresenta comunque una sfida, dal momento che la pandemia non è finita. Per questo motivo, Scholz ha intenzione di continuare a lavorare a una proposta di legge per l’obbligo vaccinale generalizzato in vista del prossimo anno. Inoltre, l’attuazione delle tre fasi dipenderà dalla situazione degli ospedali e dall’andamento dei ricoveri.

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