Freedom day: in Germania potrebbe arrivare il 20 marzo. Mercoledì incontro fra governo e Länder

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In vista dell’incontro fra governo federale e governi dei Länder, in Germania si parla già di “freedom day” e si indica una data: il 20 marzo. In base a una bozza di risoluzione proveniente dall’ufficio del cancelliere Scholz e riportata dai principali quotidiani tedeschi, infatti, il governo si prepara ad allentare le restrizioni in un processo a tre fasi, secondo quanto raccomandato dal consiglio di esperti appositamente costituito per valutare eventuali modifiche alla legge sulla protezione dalle infezioni.

In linea di massima, secondo quanto emerso dalla bozza, il rilassamento delle regole a livello nazionale lascerà comunque spazio di manovra ai singoli Länder in quei settori che non sono ci competenza federale: i governi locali potranno quindi allentare o irrigidire alcune misure a seconda dell’incidenza dei contagi e dei ricoveri in ogni distretto.

Prima fase: innalzamento del numero di persone per le riunioni private e abolizione 2G nei negozi

Dalla bozza, secondo quanto riportato, fra gli altri, dal Tagesspiegel, emerge l’intenzione di ampliare il numero massimo di persone ammesse agli incontri privati, portandolo da dieci a 20 (i bambini sotto i 14 anni continuano a non essere inclusi nel conteggio). Questa particolare modifica si applicherebbe però solo alle persone vaccinate e guarite, mentre per i non vaccinati le restrizioni attuali resterebbero comunque in vigore fino al 19 marzo.


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Dovrebbe anche decadere completamente l’applicazione della regola 2G per l’accesso alla vendita al dettaglio, sostituita dall’obbligo di indossare la mascherina – preferibilmente FFP2. D’altra parte questa è la strada che diversi Länder, fra cui il Brandeburgo, hanno già preso.

Dal 4 marzo 3G nella gastronomia e apertura dei club con 2G+

In una seconda fase dell’allentamento graduale delle restrizioni, a partire dal 4 marzo, dovrebbe essere abbandonata anche l’applicazione delle regole 2G e 2G+ in hotel, caffè e ristoranti. In tutti questi contesti dovrebbe applicarsi invece la regola 3G, che permette l’accesso anche ai non vaccinati che presentino un test negativo.

A partire dalla stessa data dovrebbe essere possibile anche la riapertura dei club e delle discoteche con la regola 2G+, ovvero permettendo l’ingresso solo alle persone vaccinate con tre dosi o a quelle vaccinate con due dosi che presentino anche un test negativo. La stessa regola dovrebbe essere applicata anche ai grandi eventi di portata nazionale o comunque sovra-regionale, per i quali sarà previsto un limite al numero massimo di spettatori.

20 marzo: freedom day?

Il 20 marzo, infine, dovrebbe arrivare l’atteso “freedom day”, con la fine di tutte le restrizioni. A partire da quella data, anche lo smart working non dovrebbe essere più obbligatorio, ma i datori di lavoro potranno comunque, in accordo con i dipendenti, continuare a offrire la possibilità di lavorare da casa.

Dopo questa data, si dovrebbero esaminare ulteriori modifiche della legge sulla protezione dalle infezioni, in vista dell’autunno e di possibili nuovi incrementi dei contagi, ma nella bozza non sono presenti dettagli in merito. L’obbligo di vaccinazione per il personale sanitario e infermieristico, la cui applicazione è prevista dal 15 marzo, resterà in vigore.

 

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