L’Ambasciatore ucraino in Germania chiede a Scholz di dare un ultimatum a Putin

Oggi, martedì 15 febbraio, il cancelliere tedesco Olaf Scholz (SPD) sarà a mosca per incontrare il presidente russo Vladimir Putin. Il tema centrale dell’incontro sarà, ovviamente, la situazione in Ucraina, che sta causando enormi tensioni internazionali. In occasione di questa visita, l’Ambasciatore ucraino in Germania Andrij Melnyk ha chiesto pubblicamente a Scholz di dare a Putin un ultimatum.

La richiesta dell’Ambasciatore ucraino: ultimatum a Putin entro il 16 febbraio

“Solo un chiaro ultimatum al signor Putin con una scadenza per richiamare le sue orde armate fino ai denti non oltre il 16 febbraio può ancora salvare la pace nel mondo”. Sono parole dure quelle di Melnyk, che, in una dichiarazione ai giornali del gruppo Funke, ha anche specificato quale, a suo parere dovrebbe essere la strategia in caso di un rifiuto, da parte della Russia, di ritirare le truppe dal confine ucraino. Secondo l’Ambasciatore, in questo scenario si renderebbero necessarie sanzioni graduali e pesanti a carico della Russia, ma anche l’interruzione immediata e definitiva del progetto Nord Stream 2. D’altra parte il controverso gasdotto è considerato il vero tallone d’Achille della Germania nelle trattative con Mosca.


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Melnyk ha parlato anche di “insani piani di conquista” di Putin, augurandosi che Scholz sia capace di una presa di posizione chiara e inflessibile.

Die Linke propone Merkel come mediatrice internazionale

Nel frattempo, il capo del gruppo parlamentare di Die Linke Dietmar Bartsch ha proposto l’ex cancelliera Angela Merkel (CDU) per il ruolo di mediatrice sulla situazione in Ucraina. “Lei ha l’autorità necessaria presso entrambe le parti in causa” ha dichiarato Bartsch. La proposta, d’altronde, è avallata dal governo Francese, poiché Angela Merkel è riconosciuta universalmente come un’autorità in fatto di relazioni con la Russia, non solo per la sua profonda conoscenza della situazione geopolitica del Paese, ma anche per la sua capacità – rara sullo scacchiere internazionale – di trattare con Vladimir Putin. Nel 2015, con l’accordo di Minsk, Merkel e l’allora presidente francese François Hollande avevano mediato nei negoziati su un piano di pace per l’Ucraina orientale.

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