Pedopornografia a Berlino, casi in aumento. Il capo della polizia: “Colpiremo i responsabili!”

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Geoprofi Lars, CC BY-SA 4.0 , via Wikimedia Commons

Secondo la polizia di Berlino, nel 2021 sono aumentati i casi di pedopornografia registrati. Le forze dell’ordine intendono rispondere colpendo le organizzazioni che mettono in atto questo terribile reato e indagando adeguatamente anche sui singoli utenti che fruiscono di contenuti legati all’abuso dei minori.

Pedopornografia a Berlino: nel 2021 aumentati i casi

Il capo della polizia cittadina, Barbara Slovik, ha dichiarato che il numero dei casi noti di pedopornografia a Berlino è aumentato, nel 2021, fino al 200%. Le statistiche relative all’anno scorso hanno individuato 639 casi di possesso, distribuzione e produzione di contenuti pedopornografici. Sono stati inoltre identificati 549 sospetti.

In realtà, anche negli anni precedenti il numero dei casi mostrava un andamento crescente, a causa soprattutto di una serie di rapporti provenienti dagli Stati Uniti, dove l’organizzazione semi-governativa National Center for Missing and Exploited Children (NCMEC) svolge delle ricerche specifiche legate ad abusi su minori documentabili in rete.


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La polizia di Berlino mobilita più personale e risorse

Slovik ritiene che il numero crescente di casi registrati nella capitale si leghi sia a un aumento di notifiche da parte dell’organizzazione statunitense, sia alla presenza di più forze di polizia mobilitate sul territorio. Tutto questo avrebbe, di conseguenza, portato alla luce quello che in precedenza era sommerso. A Berlino sono state infatti create due nuove stazioni di polizia ed è stato impiegato il doppio del personale allo scopo perseguire questo particolare reato.

“Attraverso i rapporti del NCMEC, ma anche in seguito alle nostre stesse indagini, un numero sempre maggiore di questi inconcepibili e terribili atti sta venendo alla luce” ha dichiarato Barbara Slowik. Il capo della polizia cittadina ha quindi aggiunto: “Il fatto che le indagini non siano facili non ci spaventa. Sappiamo per chi stiamo combattendo. Il nostro compito, il nostro obbligo è quello di colpire i responsabili, sferrando l’attacco soprattutto contro le strutture organizzate”.

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