Vaccinazione obbligatoria per la polizia di Berlino: lo chiede il sindacato

crimini di guerra

A Berlino, la sezione locale del GdP – il sindacato di polizia – ha chiesto che sia introdotto l’obbligo vaccinale tanto per gli agenti di polizia quanto per quelli dell’Ordnungsamt – il dipartimento dell’ordine pubblico della capitale tedesca. Inoltre, il sindacato vuole anche che sia introdotta la regola 3G per l’accesso del pubblico agli uffici pubblici nei quali operano le forze dell’ordine, come l’ufficio per l’immigrazione, gli uffici comunali e le sedi della polizia e dell’Ordnungsamt. Il GdP si era sempre astenuto dal chiedere la vaccinazione obbligatoria per la polizia, poiché si tratterebbe di una massiccia invasione della sfera privata degli agenti, ma, ha dichiarato il vicepresidente del sindacato Stephan Kelm “non è possibile fare altrimenti” alla luce della situazione attuale.

Fino a questo momento, le motivazioni del GdP per respingere l’idea della vaccinazione obbligatoria per la polizia avevano riguardato soprattutto il paragone con le altre categorie professionali, come quella degli infermieri, per cui non è stato introdotto un obbligo simile. Inoltre, anche fra gli appartenenti alle forze di polizia e fra i dipendenti dell’Ordnungsamt il consenso in materia di vaccini è tutt’altro che unanime. Tuttavia, secondo il sindacato, si tratta in questo caso tanto di garantire la sicurezza dell’intero corpo di polizia, quanto di superare problemi pratici.


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Se, per esempio, si rende necessario effettuare controlli in un’esercizio commerciale soggetto a 2G, il proprietario può esigere che anche gli agenti che effettuano tali controlli siano vaccinati o guariti. Se non è questo il caso, il controllo non può essere effettuato, con un conseguente ritardo nelle operazioni di polizia e falle nel mantenimento della sicurezza. E, nonostante una percentuale di vaccinati fra le forze dell’ordine abbastanza soddisfacente, al momento non è sempre possibile dispiegare nelle operazioni di polizia soltanto agenti che vaccinati o guariti dal Covid. Gli stessi problemi si presentano nel caso di operazioni all’estero, in cui gli alloggi forniti sono spesso soggetti alla regola 2G.

Lo stesso vale per il 3G negli uffici pubblici. Perché mai, chiede Kelm, se si è scelto di proteggere la popolazione e il personale dei mezzi pubblici introducendo questa regola nell’ambito dei trasporti, non si dovrebbe fare lo stesso con il personale di pubblica sicurezza negli uffici?

Per tutte queste ragioni, il sindacato chiede non solo la vaccinazione obbligatoria per la polizia e l’Ordnungsamt, ma anche che il tempo utilizzato per sottoporsi alla vaccinazione conti come orario di servizio e che qualsiasi tipo di effetto collaterale duraturo della vaccinazione sia considerato automaticamente e senza discussione alla pari di un incidente occorso in servizio.

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