“Zu verschenken” a Berlino: lo sapevi che non si può fare?

zu verschenken

Zu verschenken”, ovvero “da regalare”: questa dicitura si incontra spesso in giro per Berlino, scritta a pennarello per lo più su scatole di cartone che possono contenere qualsiasi cosa, dalle tazzine spaiate agli abiti usati, dai libri ai piccoli elettrodomestici; oppure scarabocchiata su cartoncini appoggiati su mobili di grandi dimensioni come divani o scrivanie. In molti la considerano quasi una tradizione locale, che permette a tanti berlinesi di arredare il proprio appartamento o rinnovare il guardaroba senza spendere un Euro. Quello che non tutti sanno è che, in realtà, non è permesso abbandonare gli oggetti che non si utilizzano nelle strade e nelle piazze pubbliche, poiché si tratta di una violazione delle norme sullo smaltimento dei rifiuti.

Tecnicamente, abbandonare oggetti che non si utilizzano più negli spazi pubblici costituisce un illecito amministrativo che in Germania va sotto il nome di “wilde Müllablagerung”, traducibile con “scarico selvaggio”, che può essere punito con multe anche molto salate – a seconda del luogo e della dimensione dell’oggetto o degli oggetti di cui si sta cercando di disfarsi.


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Le alternative legali allo “zu verschenken”

Ci sono molti modi per disfarsi di ciò che non utilizziamo più ma che non vogliamo gettare via – perché ancora in buone condizioni o perché, in tutta sincerità, non abbiamo voglia di trasportare mobili e altri rifiuti ingombranti presso un centro per il riciclo.

Il più semplice è limitare le scatole di oggetti “zu verschenken” alla proprietà privata, per esempio collocandole nel proprio giardino, in una posizione che le renda visibili a vicini e passanti. In alternativa, si possono utilizzare i tanti gruppi Facebook e i forum online come eBay Kleinanzeigen, permettendo alle persone interessate di venire personalmente a ritirare gli oggetti che vogliamo regalare. Certo, queste soluzioni possono richiedere un po’ più di tempo, ma ci proteggono dal rischio di commettere un illecito amministrativo e al tempo stesso assicurano che l’oggetto continui la sua “vita” in buone condizioni – cosa che non è certo possibile se lo si abbandona all’aperto, esposto agli elementi. In alcuni punti di Berlino, infine, ci sono ancora piccoli angoli allestiti appositamente dove lasciare piccoli oggetti, libri o abiti e prendere ciò di cui si ha bisogno.

Per i vestiti, è possibile conferire i capi usati ma ancora in buone condizioni negli appositi contenitori, distribuiti in tutta la città e gestiti da associazioni che si occupano di beneficenza e di far arrivare gli abiti a chi ne ha bisogno.

Infine, se si possiedono piccoli elettrodomestici che non funzionano più o semplicemente oggetti rotti che in teoria si potrebbero aggiustare, ma che costano abbastanza poco da rendere la riparazione presso un centro specializzato più costosa di un nuovo acquisto, si può provare a visitare uno dei cosiddetti “Repair Café”, ovvero luoghi nei quali alcune persone condividono le proprie competenze per riparare oggetti di diversi tipi. Qui è possibile consumare una bevanda calda o un pezzo di torta, mentre qualcuno ci aiuta a riparare una bicicletta, un frullatore o a rammendare un abito – e magari si può cogliere l’occasione per imparare a dare nuova vita agli oggetti, limitando la quantità di rifiuti che si producono ogni anno.

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