“Neutralità climatica a Francoforte entro il 2035”: intervista a Martina Feldmayer (Verdi)
Martina Feldmayer e i progetti dei Verdi per Francoforte, dopo il risultato delle amministrative del 26 marzo.
di Aldo Loddi
Lo scorso 26 marzo si sono tenute le elezioni amministrative del comune di Francoforte ed i Verdi sono stati la rivelazione di questa tornata elettorale, ottenendo il 24,6% dei voti (+9,3% rispetto alle elezioni del 2016).
Attualmente sono in corso i negoziati per la formazione di una coalizione per governare la città di Francoforte tra i Verdi, l’SPD, FPD e Volt. Nelle prossime settimane auspicabilmente verrà rilasciato un contratto programmatico con l’obiettivo di governare Francoforte nei prossimi 5 anni.
Quale impatto avrà questa forte spinta “green” per Francoforte? Quali sono le azioni e le proposte che i Verdi intendono mettere in atto nei prossimi 5 anni?
Abbiamo voluto rivolgere le nostre domande a Martina Feldmayer, portavoce per l’Assia per le politiche climatiche e la protezione dell’ambiente.
Martina Feldmayer: “Francoforte climate free entro il 2035”
Martina Feldmayer è entrata a far parte dei Verdi nel 1998, ricoprendo diversi incarichi nel Governo dell’Assia e del Comune di Francoforte.
La portavoce dei Verdi è convinta del fatto che “Tutti ad ogni livello – locale, nazionale e comunitario – dobbiamo dare il proprio contributo per rendere il nostro stile di vita più sostenibile. Grazie al contributo dei cittadini di Francoforte si potrà raggiungere la neutralità climatica di Francoforte entro il 2035”.
Per raggiungere tale obiettivo i Verdi hanno progetti che coinvolgono molti aspetti della vita delle persone, dalla mobilità, all’agricoltura all’edilizia pubblica e privata.
Secondo Martina Feldmayer, anche nel governo locale la transizione green passa attraverso la ridefinizione della mobilità
In questo processo, la portavoce dei Verdi considera centrale la ridefinizione della mobilità: “Il primo passo per diventare climate free entro il 2035 è quello di offrire una nuova idea di mobilità. Tale ridefinizione passa attraverso il rinnovamento del parco auto della città di Francoforte con auto elettriche e con la realizzazione di una rete di ricarica più capillare nella nostra città. Un altro importante passo per trasformare la mobilità è quello di massimizzare l’utilizzo di e-bike, per questo motivo tra i nostri programmi c’è l’introduzione di un bonus bici nei prossimi mesi”.
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Nei prossimi anni potremmo trovarci di fronte ad uno skyline di Francoforte leggermente diverso rispetto a quello attuale. Uno dei colori predominanti sarà il verde
“Transizione ecologica vuol dire anche modificare gli spazi in cui viviamo rendendoli più efficienti ed energeticamente autonomi. Questo sarà possibile attraverso l’utilizzo di caldaie di classe energetica elevata e installazione di pannelli solari anche negli edifici pubblici come le scuole e la Fiera di Francoforte. Ogni 10 anni viene valutato il piano di riqualificazione dello skyline di Francoforte. Nei prossimi anni abbiamo l’intenzione di introdurre maggiori aree verdi sia orizzontali che verticali facendo in modo che una percentuale delle superfici verticali dei grattacieli sia ricoperto da piante ed alberi”.
La transizione ecologica passa anche attraverso ciò che mangiamo e dalle nostre foreste
Secondo Martina Feldmayer “Anche ciò che mangiamo ha un grosso impatto a livello ambientale e di emissioni. Per questo motivo è necessario supportare le aziende agricole locali e fare in modo che possano offrire più agevolmente prodotti a km zero. In questo modo favoriremo un utilizzo più consapevole delle aree verdi che ci circondano incluse le nostre foreste”.
Il confronto con i Verdi italiani
Durante la nostra conversazione con la portavoce dei Verdi, è stato inevitabile pensare alle differenze di consenso tra i Grüne e il partito dei Verdi in Italia, che è di poco inferiore del 2%. Ma quale è il consiglio di una delle dirigenti del partito dell’Assia per i militanti e responsabili del partito dei Verdi in Italia?
“Non esiste una chiave unica per il successo di un partito politico, il contesto e la consapevolezza delle persone è diversa. Ciò che sta rendendo i Verdi tedeschi uno dei maggiori partiti a livello locale è nazionale è l’essere pragmatico, il cambiamento climatico è evidente. Bisogna spiegare all’elettorato in maniera chiara l’impatto negativo che stiamo avendo sul nostro pianeta e proporre azioni pratiche, attuabili per fermare questa catastrofe. In tutto questo i giovani sono importantissimi. Loro sono molto più sensibili al tema e sono i primi Ambassador all’interno delle famiglie per spiegare quanto sia importante per loro e per i loro figli e agire subito” precisa Feldmayer.
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“Una società verde che accetti la diversità”
Per avere una transizione ecologica più efficace e rapida è cruciale avere una consistenza e una complementarietà di politiche nazionali e locali. Annalena Baerbock è la candidata alla cancelleria dei Verdi per le elezioni nazionali di settembre e per loro è la prima volta. Cosa c’è nei programmi dei Verdi oltre al fatto di essere “green”?
“Oltre ad essere Green, ad avere un’economia circolare ad impatto zero che valorizzi anche ciò che viene considerato rifiuto, c’è che siamo tutti degli esseri umani a prescindere dal sesso, dalla razza o dal colore della pelle. Questo è alla base dell’idea che abbiamo di Francoforte e di Germania, una società verde e che accetti le diversità.”
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