All’inizio c’erano pochi casi isolati, ora è diventato un commercio su vasta scala: i falsi certificati di vaccinazione in Germania sono ormai una triste realtà. Anche perché il certificato vaccinale tedesco è facile da contraffare.
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Un numero crescente di casi: il caso di Goslar
A metà aprile, una dottoressa del circondario di Goslar ha scoperto per caso che un suo paziente aveva diversi certificati di vaccinazione in bianco, insieme ad altri moduli e fogli con numeri di lotto. L’uomo, come riportato dalla NDR, è sospettato di falsificazione di documenti ed è attualmente sotto inchiesta.
Berlino: la trappola degli agenti della polizia criminale
Giovedì, a Berlino, sono stati scoperti all’interno di un appartamento alcuni falsi certificati di vaccinazione e lo stesso giorno agenti in borghese della polizia criminale (LKA) hanno arrestato all’interno di una stazione della metropolitana, tre uomini, di 18, 30 e 39 anni.
L’arresto è scattato dopo che i tre avevano tentato di vendere agli agenti certificati di vaccinazione contraffatti, provvisti di apposito adesivo, timbri del medico e firme necessarie. I certificati sarebbero stati offerti in anticipo tramite un servizio di messaggeria. Le accuse sono di falsificazione di documenti e frode commerciale e le indagini sono condotte da un Commissariato specializzato della polizia criminale cittadina.
Falsi certificati di vaccinazione: offerti soprattutto su Telegram
Purtroppo, a differenza di vari documenti di identità o banconote, i certificati di vaccinazione tedeschi non hanno dispositivi anti-contraffazione e quindi sono assai ambiti dai falsari. Possono infatti essere ottenuti dal medico di famiglia, che registra le vaccinazioni apponendo firma e data sul documento, ma se questo viene smarrito, la persona è considerata non vaccinata e dunque la vaccinazione deve essere ripetuta.
Secondo la polizia criminale è in rete, ma soprattutto nel servizio di messaggeria Telegram, che vengono offerti certificati di vaccinazione con timbro, adesivo e firma. Il prezzo oscilla tra 99 e 250 euro.
Le autorità: “Non condividete in rete dati sanitari!”
Acquistare un certificato di vaccinazione falso è punibile per legge con una pena detentiva o una multa. Intanto le autorità esortano chi si è vaccinato a non pubblicare nessun dato sanitario o prova dell’avvenuta vaccinazione in rete, perché in questo modo si mettono in circolazione informazioni rilevanti che potrebbero essere prese di mira dai falsari.
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Il governo federale, inoltre, sta attualmente progettando un certificato di vaccinazione digitale, più difficile da falsificare, ma probabilmente ci vorrà ancora molto per arrivare a un risultato concreto. Non così in Austria, altro Paese in cui si è verificato il problema e che invece ha già reso disponibile il certificato di vaccinazione elettronico.
Falsi certificati di vaccinazione offerti tranquillamente su Amazon
La cosa ha dell’incredibile, ma i falsi certificati di vaccinazione sono disponibili persino su Amazon, dove un singolo certificato può essere ordinato per 5,90 euro, compresa la consegna Prime, mentre un pacchetto da 25 viene a costare circa 60 euro. Lo riporta, tra gli altri, anche il quotidiano tedesco Berliner Morgenpost.
Immer mehr Fake-Impfpässe – So leicht sind sie zu fälschen https://t.co/iXKI1sQyNb pic.twitter.com/jjGPvhbKkE
— Berliner Morgenpost (@morgenpost) April 30, 2021
Verso il certificato elettronico
Insomma, il problema della circolazione di questi certificati contraffatti è grave e diffuso, in Germania. I dati delle persone vaccinate sono attualmente trasmessi alle autorità sanitarie, ma è anche vero aeroporti, negozi, ristoranti e strutture ricreative non sono in grado di controllare l’autenticità dei documenti presentati.
In questo senso, la necessità di introdurre il certificato di vaccinazione digitale anche in Germania è assolutamente prioritaria.