La primavera al Botanischer Garten: i tesori naturali del giardino botanico di Berlino

Botanischer Garten by Stefano Comi
© Stefano Comi
Contributo e fotografie a cura di Stefano Comi (Sito ufficiale, Pagina Facebook)

A volte non posso fare a meno di pensare che esista una notte dei miracoli. Il giorno prima era ancora inverno, gli alberi spogli, colore dominante il grigio, eventualmente qualche mucchio di neve spazzata male al margine della strada e il giorno dopo, come se durante la notte fosse passato un soffio del vento, un comando, un messaggio in codice, le gemme sui rami rinsecchiti sembra facciano a gara a schiudersi nel loro timido verde.

Bucaneve, narcisi, giacinti, crocus si affrettano a sovrastare i ciuffi d’erba per mostrare al sole i loro splendidi colori che per tutto l’inverno hanno tenuto nascosti; le ultime foglie ingiallite al suolo si lasciano mollemente scostare dalla natura che torna a darci nuovi segnali di vita. Quale miglior palcoscenico per ammirare il fuoco d’artificio di colori, forme, varietà pensate da un occulto maestro, se non i quarantatré ettari del Botanischer Garten, il giardino botanico di Berlino, diviso per continenti e il complesso di quindici serre di vetro tra le quali quella centrale, fra le più grandi del mondo?


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Botanischer Garten by Stefano Comi, giardino botanico di berlino
© Stefano Comi
Botanischer Garten macro by Stefano Comi
© Stefano Comi

Dopo aver visto la luce nel Lustgarten del Berliner Statdschloss, il botanischer Garten fu trasferito nel 1679 al Kleistpark nel quartiere di Schöneberg dove al giardino per la prima volta venne dato un carattere scientifico, venendo arricchito dalle numerose piante tropicali provenienti dalle colonie.

Divenne quindi necessario ricercare uno spazio più grande che potesse ospitare una raccolta che presto raggiunse il numero di ventimila esemplari diversi. Il trasferimento a Steglitz, nella sua sede attuale, durò sette anni a cavallo fra il diciannovesimo e il ventesimo secolo e i lavori alla struttura, gravemente danneggiata durante la guerra, vennero ultimati solo negli anni ottanta del secolo scorso.

Botanischer Garten by Stefano Comi, giardino botanico di berlino
© Stefano Comi
Botanischer Garten by Stefano Comi, giardino botanico di berlino
© Stefano Comi

Per i curiosi è sufficiente entrare nel giardino e perdersi in un paesaggio sempre mutevole, ricco di piante e ambienti che riportano a Paesi lontani, passeggiare sotto sequoie, cedri, querce rosse, salici, platani, costeggiare laghetti coperti da rose acquatiche, incorniciati dai canneti, ravvivati dall’insistente gracidare delle rane che si inabissano rapide all’arrivo dell’airone cenerino.

Non manca l’angolo delle erbe aromatiche e medicinali, mentre la flora tropicale, inclusi alcuni esemplari di Bamboo gigante, mangrovie, cactus esotici, piante acquatiche rare, subdole piante carnivore, orchidee di ogni colore, si può ammirare attraversando le serre seguendo il percorso segnalato sulla piantina che si ritira alle casse d’ingresso. È bene informarsi in anticipo sull’eventuale chiusura delle stesse in base alle mutevoli ordinanze per il contenimento della pandemia.

Botanischer Garten by Stefano Comi, giardino botanico di berlino
© Stefano Comi
Botanischer Garten by Stefano Comi, giardino botanico di berlino
© Stefano Comi

Per chi ha ambizioni scientifiche, il giardino botanico offre anche la visita al museo dove si conserva un erbario con circa tre milioni e mezzo di cartelle, pannelli informativi, ricostruzioni storiche dell’uso delle piante nell’antichità. In tempi normali vengono tenute anche conferenze e seminari, sia di carattere divulgativo che scientifico e, a richiesta, si possono organizzare visite guidate; il giardino è infatti integrato alla Libera Università di Berlino. Non mancano punti di ristoro che nella bella stagione fanno spesso da cornice a feste di matrimonio, riunioni aziendali e altri eventi.


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Come arrivare al botanischer Garten

Dal lato Unten den Eichen con il bus 188, M48
Dal lato Königin Luise-Platz con il Bus 101 e X83.
In macchina consiglio l’ingresso sulla Königin Luise-Platz e parcheggiare nella Altensteinstrasse.

Un consiglio: Alla fine della visita, al numero 15a, sul lato destro della Altensteinstrasse e pochi metri dall’ingresso del botanischer Garten, è possibile visitare la Königliche Gartenakademie dove si possono acquistare piante ornamentali originali ed esotiche per la casa, il balcone o il giardino e, pandemia permettendo, gustare un caffè o un tè con delle ottime torte.

Buona giornata.