Il 21 aprile, anche il Bundesrat ha approvato la modifica alla legge sulla protezione dal contagio, già approvata la scorsa settimana dal Bundestag. La parte modificata prevede un accentramento a livello del governo federale di una serie di poteri che prima erano prerogativa dei Land, in materia di misure per il contenimento della pandemia. Si tratta essenzialmente della possibilità di applicare a livello federale il cosiddetto Notbremse, ovvero il “freno d’emergenza” che porta a un inasprimento delle restrizioni e delle regole del lockdown descritto nel discusso paragrafo 28b del testo di legge. Le nuove regole entreranno in vigore a partire da sabato 24 aprile.
Quando entra in vigore il freno d’emergenza?
Il Notbremse, o freno d’emergenza, si applica quando l’incidenza in un Land o in una Città-Stato (come Berlino) supera i 100 casi settimanali ogni 100.000 abitanti. Se tale soglia viene superata per tre giorni di fila, le misure entrano in vigore dal giorno successivo. Si tratta del medesimo livello già indicato come consigliato nella legge preesistente, livello che però, fino a questo momento, non è stato sempre preso in considerazione dai singoli Land, alcuni dei quali hanno scelto invece di adottare una linea più morbida rispetto a quella del governo. La legge nella sua più recente modifica toglie ai governi locali questa prerogativa, rendendo obbligatoria e automatica l’implementazione delle misure allo scattare della soglia di incidenza indicata. Il freno di emergenza si “allenta” se l’incidenza scende sotto i 100 per cinque giorni consecutivi. Al momento si prevede che la legge con la nuova modifica resti in vigore fino al 30 giugno 2021.
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Che cosa prevedono le nuove regole del lockdown?
Il Notbremse pone limitazioni a molte attività. Gli incontri privati, sia all’aperto che al chiuso, sono permessi solo fra membri dello stesso nucleo familiare, con al massimo una persona esterna. Come sempre, i bambini sotto i 14 anni non sono inclusi nel conteggio dei partecipanti a incontri e riunioni. La misura che ha fatto più discutere è senza dubbio il coprifuoco notturno, che entra in vigore alle 22.00 e termina alle 5 del giorno successivo. Fino alla mezzanotte è possibile passeggiare o fare jogging da soli. Per tutta la notte è possibile portare a spasso i cani per i bisogni fisiologici. Vietato invece spostarsi in auto o con i mezzi pubblici. In caso di controlli, bisognerà fornire una ragione plausibile, per esempio un turno di lavoro serale/notturno o un motivo di salute (come la necessità di raggiungere un pronto soccorso o la necessità di andare ad assistere una persona cara in stato di necessità). Anche le attività all’aperto sono limitate: sono permessi solo gli sport individuali senza contatto ed è possibile allenarsi in coppia o con membri del proprio nucleo familiare. Tutti i servizi alla persona, con la sola eccezione dei parrucchieri, devono chiudere quando scatta il freno d’emergenza. Lo stesso vale per la gastronomia all’aperto e per i musei, nei Land che ne avevano permesso la riapertura (Berlino non è fra questi). I negozi sono obbligati a operare solo in modalità “Click & Meet” (shopping su appuntamento) che diventa “Click & Collect” se l’incidenza supera i 150. Quest’ultima modalità prevede solo il ritiro di merce già acquistata online. Restano aperti solo i rivenditori di beni essenziali (alimentari, supermercati, farmacie, drogherie e librerie). I giardini botanici e gli zoo possono rimanere aperti, ma devono richiedere un test negativo ai visitatori e possono permettere l’accesso del pubblico solo nelle aree all’aperto.
Si può imporre la presenza sul luogo di lavoro?
Tutti i datori di lavoro pubblici e privati sono obbligati a offrire ai dipendenti la possibilità di lavorare da casa, a meno che l’home office non sia strutturalmente incompatibile con l’attività svolta. Allo stesso modo, i dipendenti sono obbligati ad accettare l’offerta a meno che non sussistano ragioni impellenti per rifiutarla (per esempio l’inadeguatezza dello spazio domestico allo svolgimento di una certa attività o la non disponibilità dei mezzi tecnici necessari, come computer e connessione a internet).
Quando chiudono le scuole?
Per le scuole di ogni ordine e grado resta valido quanto già stabilito da alcuni Land, fra cui Berlino, ovvero l’obbligo di test due volte alla settimana per chiunque abbia accesso all’edificio scolastico. Quando si attiva il Notbremse, però, si impone l’obbligo di suddividere le classi in orari diversi. Se l’incidenza arriva a toccare i 165, si sospende del tutto la didattica in presenza.
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Dubbi di costituzionalità e confusioni sull’attuazione
Aspre critiche all’introduzione del paragrafo 28b sono state mosse soprattutto con riferimento a una possibile incostituzionalità del coprifuoco notturno e alla potenziale confusione che si può creare in mancanza di decreti specifici. Questa seconda obiezione si riferisce al fatto che, dal momento che il Notbremse è automatico, sta ai cittadini sapere se e quando questo verrà applicato e quindi informarsi sull’incidenza nel proprio Stato o nella propria città. Le informazioni in merito, però, sono spesso confuse e difficili da seguire. La fonte più autorevole è il Robert Koch Institut, che al momento condivide ogni giorno un foglio excel scaricabile con i dati aggiornati. La scelta di condividere le informazioni ufficiali in questa modalità è stata criticata come scarsamente pratica e intuitiva, soprattutto dal momento che si tratta di informazioni di cui i cittadini hanno bisogno per poter rispettare la legge. Secondo una portavoce dell’istituto, tuttavia, il RKI starebbe approntando una presentazione dei dati più efficace e di facile lettura. Per il momento si può supporre che i siti dei governi locali (per esempio berlin.de) siano le fonti ufficiali da consultare per avere informazioni aggiornate sulle regole in vigore. Sulla presunta incostituzionalità del coprifuoco ci sono pareri contrastanti: lo stesso dipartimento scientifico del Bundestag dubita che la legge così com’è possa reggere a un esame della Corte Costituzionale. Diversi costituzionalisti avevano già indicato che le misure in questione, in particolare il coprifuoco, erano da considerarsi troppo estreme rispetto ai presunti benefici. L’FDP ha annunciato che solleverà l’obiezione di costituzionalità per impugnare il testo attuale della legge.
Le nuove regole sono consultabili sul sito ufficiale del Governo Tedesco.