Da oggi sono in vigore anche a Berlino le nuove misure di contenimento della pandemia, che prevedono ulteriori restrizioni sugli incontri privati. L’incidenza del contagio, tuttavia, continua a crescere ed è passata in meno di una settimana da poco più di 130 a 191,7 contagi ogni 100.000 abitanti, avvicinandosi pericolosamente alla soglia di guardia di 200.
Qualora si dovesse raggiungere questa cifra, saranno introdotte anche nella capitale nuove limitazioni e in particolare la limitazione degli spostamenti entro un raggio di 15 chilometri dal luogo di residenza.
Leggi anche:
Berlino, parte il secCoronavirus, Merkel preoccupata dalla variante inglese. Nessun allentamento delle restrizioni
Al momento – come del resto sta avvenendo in tutta Europa – si assiste a un aumento dei tamponi positivi come diretta conseguenza dell’incremento di riunioni familiari verificatosi durante le feste natalizie. A crescere, infatti, non è solo l’incidenza dei contagi, ma anche il temuto valore RT (che indica il numero di persone contagiate, in media, da ogni persona positiva al Covid-19), che al momento, a Berlino, si colloca a 1,28.
Fra i tre indicatori utilizzati dall’ormai celebre sistema tedesco dei “semafori”, questo è l’unico considerato ancora “verde”, ovvero sotto il livello di guardia che farebbe scattare ulteriori restrizioni. Rosso è invece il “semaforo” che valuta la capacità del sistema sanitario di reagire alla pandemia senza interrompere i normali servizi alla popolazione, dal momento che il 33,9% dei posti letto disponibili sono attualmente occupati da pazienti Covid.
Al momento i quartieri con l’incidenza di contagi più alta sono Spandau, Charlottenburg–Wilmersdorf, Marzahn-Hellersdorf e Treptow-Köpenick, nei quali il livello dei 200 contagi per 100.000 abitanti è già stato superato.
Nella giornata di sabato sono stati registrati 732 nuovi contagi, portando il numero di infezioni a Berlino a 105.857 dall’inizio della pandemia, con un totale di 1560 decessi, di cui 13 questo fine settimana. Le autorità invitano tuttavia a considerare il fatto che, normalmente, nei weekend si effettuano meno tamponi e che quindi le cifre reali potrebbero essere perfino più elevate di quelle riportate.