di Mattia Grigolo
Vorrei potere dire che Berlino sia rimasta la stessa da quando ci sono atterrato tre anni fa, con bagagli e speranze, ma questo non è vero; è cambiata lei e sono cambiato io. Oppure è cambiata lei perché sono cambiato io. Questa è la verità. Se penso alla mia “vita di prima”, la ricordo statica, bloccata in un equilibrio isterico fatto di cambiamenti che non potevano esistere perché non avrebbero fatto pendant con i colori monotoni di un’esistenza volta ad inseguire cose a cui non riuscivo a dare un nome preciso, uno spessore, una consistenza. Era come rincorrere una cascata al fine di infilarla in un sacco di iuta. Non funziona così.
In tre anni di Berlino ho imparato. Non ho imparato molto, non ho imparato poco. Ho imparato e basta ed è giusto così.
In quasi un anno di Direzione de Il Mitte, invece, ho capito quante più verità importanti che in molti anni di caos perfetto. Mi sono dovuto imporre un metodo professionale e umano, ho dovuto uscire da una città che pensavo di conoscere, per entrare in quella che ho appena conosciuto. È ancora così acerbo il nostro rapporto e sono così pieno di entusiasmo che mi sento un adolescente con le farfalle nello stomaco.
Oggi è il mio ultimo giorno. Questo è il mio ultimo articolo nei panni di Direttore.
Mi lascio alle spalle momenti di gioia e di grande orgoglio, per ciò che abbiamo fatto insieme io e tutta la redazione, per quello che siamo riusciti a coltivare e poi a far germogliare, però mi lascio indietro anche cose che non immaginavo e non volevo andassero come sono andate ed è anche per questo che termino la mia collaborazione con il magazine.
Il Mitte è un progetto importante, nobile, il punto di riferimento degli italiani a Berlino, attualmente il migliore progetto giornalistico italiano del suo genere nella capitale tedesca, a mio parere.
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Questo è il mio grazie a Dario e Filippo che hanno scelto me e un grazie anche a coloro che mi hanno sostenuto in questa mia avventura, nei momenti cui sentivo cedere i cardini e le convinzioni.
Ma soprattutto, il mio grazie più grosso è per tutta la redazione: per Daria, Lucia, Mirea, Paoletta, Martina, Emi, Nora, Giulia, Pietro, Cesare, Valerio, Ercole e Pavel per la loro dedizione. Grazie.
Ora è tempo di continuare a imparare, avventurandomi in nuovi progetti.
In bocca al lupo Il Mitte!
Dire che Berlino e´cambiata, e´come scoprire l´acqua calda: questa e´l´energia che da sempre regna sovrana nella capitale tedesca e non rendersene conto subito, vuol dire non capire realmente l´essenza di questa cittä o non averne studiato la storia prima di arrivare.