di Pavel Chute
L’aspettativa di vita dei tedeschi, secondo l’Ufficio federale di statistica, sta crescendo ma, secondo altri studi, ciò non avverrebbe in modo uniforme tra tutti gli strati della popolazione. I progressi a favore degli appartenenti alle classi sociali più ricche sono infatti nettamente superiori rispetto a quelli delle classi meno agiate, e tuttavia ciò non dipenderebbe esclusivamente dal denaro. Già due anni fa, secondo gli studi di un team di ricercatori internazionali, risultava che nel periodo tra il 1995 e il 2008 le aspettative di vita degli over 65 erano aumentate di un anno per i pensionati appartenenti alle classi inferiori e di quasi tre per i più ricchi.
Secondo l’Istituto Robert Koch l’aspettativa di vita dei gruppi di reddito più poveri (2013: 980 Euro netti al mese per single) è di 10 anni inferiore a quella dei più ricchi (2013: 2450 Euro netti al mese per single). Differenze significative, in merito alle quali i tecnici della materia discutono già da tempo: la prima risposta al perché di queste differenze, che sembrerebbe ribaltare la prospettiva della questione, è che non sono tanto i poveri ad ammalarsi, quanto gli ammalati ad impoverirsi poiché non possono più lavorare o comunque guadagnano di meno. Ciò, tuttavia, non spiega ogni cosa.
E neanche la circostanza che i ricchi possano permettersi migliori medici sembra essere una risposta soddisfacente: le differenze nelle aspettative di vita sono simili in Stati con sistemi sanitari molto differenti (ad esempio Usa, ove l’accesso alle cure è molto complicato per i poveri e Svezia, dove al contrario esso è garantito a qualsiasi fascia della popolazione). Inoltre i ricercatori di differenti nazionalità hanno provato che anche il raggiungimento improvviso della ricchezza da parte di persone povere non aumenta le loro aspettative di vita.
I demografi trovano le ragioni delle differenze in altri fattori. I ricercatori dell’Istituto tedesco per la ricerca economica hanno stabilito, due anni fa, che i ricchi approfittano delle propria formazione, della quantità di amici e del fatto che svolgono attività lavorative spesso meno faticose dal punto di vista fisico. Sono soprattutto gli uomini con una buona formazione a riuscire ad allungare la vita, forse perché sanno come ci si mantiene sani. Amici e famiglia sono anche importanti: rendono più felici e aiutano in caso di malattia e, d’altra parte, risulta che le persone più povere hanno generalmente meno contatti con altri. Per gli uomini è inoltre importanti essere sposati, mentre per le donne sono gli amici ad avere un ruolo determinante che, per loro, non è invece occupato dal denaro.
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La povertà incide anche psicologicamente: sempre secondo i ricercatori dell’Istituto Max-Planck per la demografia la disoccupazione tra gli uomini gioca un ruolo negativo anche nell’attesa di vita, poiché tradizionalmente sono essi a dover portare il denaro a casa e, quando non ci riescono, vivono la situazione con disagio.
In Germania anche le diversità territoriali giocano talvolta un ruolo determinante: tra est e ovest del paese ci sono ancora differenze significative, se è vero che la prospettiva di vita di un giovane del Baden-Württemberg è maggiore di 3,2 anni rispetto a quella di un giovane della Sassonia Anhalt. Sono le differenze socio-economiche a giocare un ruolo, derivanti dalla disoccupazione e che spesso si ripercuotono in stili di vita malsani. Peraltro in talune zone di campagna ci sono pochi medici e centri specializzati, e in generale le persone sono peggio curate: ad esempio le malattie cardiache, quando si necessita di cure immediate che non arrivano, sono esse stesse causa di riduzioni dell’aspettativa di vita.
*Questo articolo è stato originariamente pubblicato sul blog di pavel chute.
PAVEL CHUTE è nato a Milano nel 1970. È laureato in Scienze Politiche e in Lingue e Letterature Straniere e ha vissuto a lungo in Inghilterra e in Germania (Berlino, Costanza, Colonia) dove ha studiato Africanologia. Lavora come traduttore e ha iniziato recentemente a scrivere racconti e brevi romanzi.
UNA FINESTRA SULLA GERMANIA è una rubrica rivolta agli italiani che vivono in Germania e a coloro che sono interessati a questo paese, raccontato in modo oggettivo, senza schieramenti, riconoscendone per quanto possibile pregi e difetti. Il tutto con un linguaggio semplice, ma diretto.