La nuova coalizione di governo di Berlino insieme per promuovere la “club culture”

club culture

La discussione che sta avendo luogo in questi giorni al Senato di Berlino è uno dei tipici esempi di come i concetti di “destra” e “sinistra” in Germania si ancorino a concetti almeno parzialmente diversi da quelli ai quali vengono associati nel panorama politico italiano. La “finestra di Overton” della politica berlinese, per esempio, abbraccia nella convergenza del possibile l’idea della difesa della cosiddetta “club culture” della capitale come valore che unisce destra e sinistra. Ed è così che un governo di centro-destra a guida democristiana arriva a dichiarare che si impegnerà a difendere le discoteche di Berlino come risorsa culturale fortemente legata all’identità cittadina. Chi temeva, quindi, che programmi come il “drug checking” fossero destinati a essere abbandonati, dopo l’insediamento di Kai Wegner al municipio rosso, può tirare un sospiro di sollievo.

accordo di coalizione
Franziska Giffey, sindaca di Berlino (SPD), e Kai Wegner, leader della CDU Berlino, si stringono la mano prima dell’inizio dei colloqui di coalizione presso il campus EUREF di Berlino, Germania, 09 marzo 2023. Photo credits: EPA-EFE/CLEMENS BILAN

Assolutamente bipartisan è infatti il Forum parlamentare per la “club culture”, un’importante iniziativa che mira a creare un quadro di riferimento per affrontare le sfide e promuovere l’importanza dei club nella vita culturale della città.


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La club culture che unisce: comunità marginali e mondo degli affari si uniscono sull’importanza dei luoghi di ritrovo

Club come Holzmarkt, SO36 e About Blank hanno ricevuto la visita dei rappresentanti di diversi partiti politici, i quali hanno espresso un interesse comune nel comprendere l’ambiente e l’importanza di questi luoghi – oltre a dichiararsi, in più occasioni, abituali frequentatori dell’uno o dell’altro. Nonostante le diverse affiliazioni politiche, tutti i senatori coinvolti nell’iniziativa hanno riconosciuto l’importanza dei club come offerta culturale a bassa soglia, che attraggono persone di diverse comunità, che sono punti di riferimento per i giovani e luoghi di aggregazione essenziali per i gruppi a rischio di marginalizzazione, come per esempio la comunità LGBTQ+.

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Il Berghain.
Foto: EPA-EFE/HAYOUNG JEON

Ma anche per i conservatori i club sono un importante punto di riferimento del proprio elettorato: per la CDU, ad esempio, i club hanno un enorme valore, in quanto rendono Berlino attraente per turisti e professionisti altamente qualificati, che sono fondamentali nello sviluppo finanziario della città.

Il clubbing, insomma, non è solo il regno delle culture alternative tradizionalmente associate alla sinistra, ma anche un fattore di incremento della qualità della vita che piace alle élite finanziarie e professionali che tradizionalmente votano a destra. Il rappresentante della CDU Christian Goiny, tuttavia, ci ha tenuto a specificare che il criterio per il loro sostegno è legato al valore dell’imprenditoria dei club in sé e che non ha nulla a che vedere con il fatto che il pubblico di alcuni di essi possa essere più o meno incline a votare in un certo modo. I gestori e i frequentatori dell’About Blank (club tradizionalmente caro alla sinistra) sono insomma altrettanto importanti per Goiny quanto quelli di altri locali meno “impegnati”.

Durante una tavola rotonda della Berlin Club Commission presso il club LGBT SchwuZ di Neukölln prima delle elezioni, i rappresentanti di CDU, Die Linke, Verdi ed SPD hanno discusso l’opportunità di istituire una commissione congiunta per continuare a sostenere i club anche con il nuovo governo. Questo modello è ispirato ai gruppi parlamentari del Bundestag che si occupano specificamente di cultura dei club, fondati nel 2020. Alla tavola rotonda berlinese ha partecipato anche l’FDP (che non è più rappresentato al Senato di Berlino dopo le ultime elezioni).

La club culture in Germania: le discoteche non sono classificate solo come luoghi di intrattenimento

Non sorprende che la Commissione dei Club abbia accolto positivamente le dichiarazioni della coalizione nero-rossa, il che ha generato qualche malumore fra le file di Die Linke, che ci tiene a rimarcare come il lavoro al momento in atto sia stato avviato dall’ex senatore alla cultura Klaus Lederer.

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L’importanza dei club come luoghi di cultura, inoltre, non è una peculiarità unicamente berlinese, ma è stata riconosciuta anche a livello federale. Nel 2021, il Bundestag ha deciso infatti di riconoscere ufficialmente i club come luoghi culturali, inserendoli quindi in una categoria diversa da quella nella quale erano precedentemente inseriti e che li vedeva come meri luoghi di intrattenimento alla pari di bordelli o sale da gioco.

Il problema dell’espansione dell’A100 e il futuro dei club vicini

A preoccupare alcuni gestori, tuttavia, è l’attuazione solo parziale di questa rivalutazione quando le questioni dei club si incontrano con le leggi sull’edilizia. A Berlino, per esempio, questo conflitto si genera nel momento in cui si parla di espansione dell’autostrada A100. Mentre la CDU sostiene l’ampliamento dell’infrastruttura, infatti, Die Linke, Verdi ed SPD si oppongono all’idea. La cosa è rilevante in particolare per alcuni club che rischiano di essere spostati a causa di questo progetto, con comprensibile preoccupazione dei loro gestori e frequentatori.

La CDU si è espressa a favore del 17° tratto di costruzione tra lo svincolo di Treptower Park e Storkower Straße e ha proposto una soluzione di compromesso, che prevederebbe la costruzione di un tunnel sotterraneo per quel tratto di autostrada. I club che rischiano di essere spostati, come About Blank, Club Ost o Else, potrebbero quindi trasferirsi nella nuova area sopra il tunnel. La Commissione dei club di Berlino ha respinto la proposta della CDU. Die Linke e Verdi sono invece contrari in assoluto all’ampliamento dell’autostrada, così come i membri della SPD. Goiny, a questo proposito, ha però sottolineato che sarà il governo federale a decidere sull’ampliamento dell’autostrada. Proprio per questo, i suoi colleghi dei Verdi e di Die Linke invitano il governo rosso-nero a fare pressioni sul governo federale per fermare il progetto.


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Il progetto del drug checking non si ferma

Un altro aspetto della club culture che ha sollevato discussioni riguarda la tutela degli utenti nell’ambito del cosiddetto “drug checking”, del quale abbiamo parlato poco tempo fa, ovvero la possibilità, per coloro che fanno uso di droghe nel contesto dei club (ma anche altrove), di far esaminare le sostanze acquistate per essere informati di impurità, contaminazioni, rischio di overdose e altri pericoli, il tutto in modo anonimo e senza rischi sul profilo legale.

L’avvio di questo progetto è stato fortemente voluto dal precedente governo di Berlino e il drug checking dovrebbe essere reso possibile in diverse stazioni di test in tutta la città. La CDU era divisa in merito a questa idea, tuttavia Goiny ha espresso fiducia sul fatto che il suo partito non farà naufragare il progetto

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