Berlino riscopre il Muro della discordia
Ora è lui, Franz Schulz, ad aver cambiato idea. Il sindaco di Friedrichshain-Kreuzberg, che per primo aveva avallato al costruzione del palazzo “Living Levels“, vorrebbe fare completa retromarcia. Stop agli appartamenti di lusso e stop al Bommybrücke: meglio un grande spazio verde, un nuovo parco pubblico costruito attorno al Muro.
Klaus Wowereit, intanto, dopo i proclami di battaglia rilasciati ad inizio settimana, ha scelto la via della mediazione. Dopo una riunione con le parti in causa e gli investitori, infatti, l’uomo forte della SPD starebbe valutando l’opportunità di sfruttare una delle aperture già presenti nel Muro per permettere l’accesso al palazzo, allargandola di circa 6 metri.
Uno stratagemma che permetterebbe di risparmiare circa 24 metri di cemento, ma che non potrebbe accontentare chi vuole vedere l’East Side Gallery restare esattamente com’è. Come Antje Kapek, leader dei Verdi in Senato, che vorrebbe lo stop totale delle operazioni immobiliari e la conservazione della striscia verde nel suo aspetto attuale.
Mentre l’amministrazione discute quasi quotidianamente, i cittadini e le associazioni non stanno a guardare. Per il prossimo 17 marzo, infatti, è stata fissata una nuova manifestazione. Intanto prosegue la raccolta di firme: la petizione online ha raggiunto e superato quota 70mila.