Berlin Street Art Walk#23. Alaniz
di Zuleika Munizza
Per ogni street artist che opera illegalmente, come è nella natura stessa dell’arte di strada, si potrebbe ridisegnare una mappa specifica della città, come nel caso di Alaniz, molto attivo a Berlino. Considerando l’ingente quantità di murales realizzati dall’artista, infatti, si potrebbe tracciare un percorso delle sue opere attraverso tutti i quartieri di Berlino, calcolando sempre il rischio che possano essere sostituite o altro, caratteristica fisiologica dell’arte urbana.
Alaniz, argentino d’origine e di base a Berlino, è un’artista complesso e poliedrico, presente in città con lavori che sono veri e propri “Roller Bombings”, bombardamenti di rulli, come lui stesso li definisce, alludendo alla rapidità con cui spesso si trova a realizzarli.
Questo street artist lascia il segno in luoghi conosciuti come il centro culturale RAW, dove è possibile ancora intravedere, sotto un cumulo manifesti e tag, un ragazzo dai capelli celesti che sembra quasi reggere la copertura di un capannone, nonché uno degli ultimi lavori che portano la sua firma: Corazon Delator.
Leggi anche:
Berlin Street Art Walk#20: i fumetti surreali di Phlegm
Spesso si spinge in aree abbandonate, dove per la serie “Ghost wall” la parete fantasma scelta è decorata con un disegno monocolore, solitamente bianco, che risalta sui mattoni delle antiche fabbriche. Con pochi tratti di rullo Alaniz fa emergere un’immagine che era già lì da lungo tempo, si trasforma insomma in una sorta di medium che riporta il muro fantasma nel mondo dei vivi!
Cambia completamente tecnica e soggetti nel momento in cui viene invitato a lavorare per una mostra personale. Durante un’intervista ha infatti affermato: “Mi piace pensare che la mia arte sia definita dal contesto. Quando faccio “Roller bombings” devo lavorare velocemente e in maniera molto semplice, perché lo faccio illegalmente. Passare alla tela per una mostra mi ha dato più tempo per pensare a come eseguire un dipinto. Quando lavori in un grande spazio affollato hai bisogno di gridare all’orecchio di qualcuno per farti sentire, in una piccola stanza non c’è bisogno di urlare“.
Ed è proprio una sorta di urlo il murales che si trova-va (quello in foto è uno dei tanti che sono stati ricoperti) in un centro artistico lontano dai circuiti istituzionali, l’HB55, una vecchia fabbrica di margarina a Lichtenberg che da qualche anno ospita uno spazio artistico a 360 gradi.
Al numero 55 di Herzbergs str. si trova il centro per la produzione artistica contemporanea, nato dall’idea dei due investitori di trasformare la fabbrica, inutilizzata da tempo come molte altre, a Berlino, in una struttura dove poter sperimentare ed esporre. Nuovi progetti, atelier e officine rappresentano una continuità produttiva, in ambito artistico, dell’antico opificio industriale.
Un messaggio per i lettori de “Il Mitte”:
Appassionati di streetart ed amanti della fotografia (anche amatoriale), perchè non proporre le vostre foto alla nostra redazione?
Ci sono molti spazi e angoli a Berlino che ospitano arte non convenzionale e a volte vere e proprie “perle urbane” che mutano continuamente e continuamente scrivono, a loro modo, la storia dell’arte contemporanea. Quella più anarchica e libera.
Mandateci quindi le vostre foto all’indirizzo articoli@ilmitte.com Potranno comparire nei prossimi articoli della rubrica dedicata alla streetart!
Ricerche a cura di: Z.Munizza, responsabile del progetto Berlino Explorer che organizza esplorazioni urbane e visite guidate, propone tra gli vari itinerari Street ArTour.
Per Info:
P.S. Se questo articolo ti è piaciuto, segui Il Mitte su Facebook!