La procura apre un’indagine sul ministro Lindner: sotto accusa i rapporti con una banca privata

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Il ministro delle finanze Christian Lindner (FDP) Foto: EPA-EFE/MICHAEL SOHN / POOL

Chiunque ricopra un pubblico ufficio, in Germania, ha il divieto assoluto di accettare vantaggi in qualsiasi ambito in collegamento con la propria carica. Al momento, il Ministro delle Finanze tedesco Christian Lindner (FDP) è sospettato di aver violato questo principio in relazione ai suoi rapporti con la banca privata BBBank e, per questo motivo, la Procura di Berlino ha aperto un’indagine preliminare a suo carico.

Il sospetto è che Lindner abbia accettato condizioni di favore per un prestito privato

A far sospettare un rapporto non trasparente fra il ministro e l’istituto di credito c’è il fatto che Lindner, quando era già ministro delle finanze, abbia acconsentito a registrare un video di saluto e celebrazione per il centenario della banca, alla quale aveva già chiesto un prestito in passato e alla quale ne avrebbe avrebbe chiesto un altro di lì a poco. È soprattutto questo secondo prestito ad attirare l’attenzione degli inquirenti, per il sospetto che il ministro, in ragione del favore concesso a BBBank, possa aver goduto di vantaggi indebiti.

Il primo quotidiano tedesco a parlare del rapporto di Lindner con la banca in questione era stato Der Spiegel, il quale aveva riferito lo scorso autunno di come il ministro avesse contratto prestiti milionari con una banca privata di Karlsruhe per l’acquisto e la ristrutturazione di una casa una proprietà a Berlino-Nikolassee per un valore complessivo di 1,65 milioni di euro. Presso la stessa banca, nel 2021 Christian Lindner aveva registrato un’ipoteca sul patrimonio immobiliare pari a 2,35 milioni di Euro. Questo tipo di ipoteca, solitamente, si mette a garanzia di prestiti a lungo termine. Circa un anno dopo, ovvero nel maggio del 2022, quando era già in carica, Lindner registrò il video-messaggio che ha acceso l’interesse degli inquirenti. Poco dopo, sulla proprietà è stata chiesta un’altra ipoteca, questa volta per 450.000 euro, a favore della banca, sempre secondo quanto riportato da Der Spiegel.

Il Ministro respinge le accuse

Lindner, dal canto suo, respinge tutte le accuse per mezzo dei propri avvocati, sostenendo che i finanziamenti dell’acquisto e della ristrutturazione degli immobili di sua proprietà sono iniziati ben prima dell’assunzione della carica ministeriale e che tutte le condizioni applicate ai prestiti da lui contratti sono sempre state in linea con le condizioni del mercato ed esenti da vantaggi particolari. Secondo l’avvocato Christian Schertz, inoltre, un breve saluto nell’occasione di un anniversario importante come il centenario di una banca fa parte del regolare svolgimento dell’ufficio ministeriale. Inoltre, Lindner e il suo team legale rispondono alle accuse di scarsa trasparenza sostenendo che non vi fosse alcun obbligo di rivelare il rapporto privato con la BBBank al ministero.


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Va notato tuttavia che Lindner aveva già preso parte a messaggi promozionali della medesima banca e aveva partecipato, in qualità di oratore retribuito, ad alcuni eventi quando era deputato, prima di entrare in carica come ministro.

La condotta di Lindner, nello specifico, potrebbe configurarsi come una violazione qualora si dimostrasse che il secondo prestito richiesto a BBBank e le relative condizioni siano in qualche modo collegati al messaggio di saluto ufficiale. Qualora si dimostrasse che un vantaggio è stato effettivamente concesso, anche la banca potrebbe essere perseguita.

La procura, al momento, sta valutando la revoca dell’immunità parlamentare di Christian Lindner per poter procedere con un’indagine formale.

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