Lindner: “I prezzi dell’energia non scenderanno. Sì al fracking, no a più tasse per i ricchi”

Il Ministro delle Finanze Christian Lindner (FDP). Foto: christian-lindner.de

I prezzi dell’energia non scenderanno e l’inflazione non tornerà a livelli normali prima del 2024. Questa è la previsione che il Ministro delle Finanze Christian Lindner (FDP) ha condiviso con il Bild am Sonntag, suggerendo che una soluzione possa venire dal ritorno al fracking.

I prezzi alti dell’energia saranno la “nuova normalità”

Nonostante le misure che il governo tedesco ha approvato nel 2022 per impedire aumenti insostenibili per la popolazione, Secondo Lindner, il livello permanentemente più alto dei prezzi dell’energia sarà la “nuova normalità” che il Paese si troverà ad affrontare. In questo contesto, lo Stato dovrà darsi come priorità la stabilità dei prezzi. Questo stato di cose dipenderebbe, nelle parole di Lindner, anche dal fatto che il gas naturale liquefatto, sul quale la Germania sta attualmente puntando, è più costoso del gas che proveniva dalla Russia, perché la sua distribuzione è logisticamente più complessa. Questo porterebbe i prezzi ad assestarsi su medie più alte che in passato, ma “senza picchi disastrosi”.

Lindner prevede che l’inflazione calerà nel 2023, ma non tornerà a livelli normali prima del prossimo anno

Per quanto riguarda l’inflazione, invece, il Ministro prospetta un leggero calo per il 2023, che la porterà, secondo quanto stimato negli ambienti del Ministero, intorno al 7%, con la prospettiva di un calo ulteriore il prossimo anno. L’obiettivo è farla tornare al 2%, per evitare che uno stato di inflazione permanentemente elevata arrivi a minare le basi dell’economia tedesca.


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Christian Lindner chiede di abolire il divieto di fracking “tecnologia responsabile”

È sulle soluzioni all’attuale crisi dell’energia, tuttavia, che il liberale Lindner si trova in disaccordo con la maggior parte dei partner di coalizione. Il Ministro ha infatti invitato il governo a revocare il divieto tedesco di fracking, sostenendo che gli argomenti contrari a questa pratica siano “superati” e che una misura in tal senso andrebbe a vantaggio dei consumatori sotto forma di prezzi più bassi. “Una commissione di esperti indipendenti del Bundestag ha confermato nel 2021 che si tratta di una tecnologia responsabile. Il divieto dovrebbe cadere. Poi gli investitori privati potranno decidere se l’estrazione è economicamente conveniente. Rispetto al gas proveniente da altre regioni del mondo, mi aspetto vantaggi competitivi”.

fracking

Le critiche al fracking

Il fracking è un metodo di estrazione del gas e del petrolio intrappolati negli strati rocciosi più profondi, fra i 500 e i 5000 metri sotto terra, e prevede la spinta di una miscela di acqua, sabbia e sostanze chimiche dentro un foro di trivellazione ad alta pressione, per frantumare la roccia facendo emergere i combustibili che questa contiene. Si tratta di una delle tecnologie più controverse del settore dell’energia e tutte le associazioni ambientaliste, a livello internazionale, ne denunciano la pericolosità, soprattutto legata all’immissione nel sottosuolo di sostanze certamente o potenzialmente dannose, con conseguente contaminazione di terreni e falde acquifere, sia in caso di perdite sia per via delle acque reflue che il processo genera. Inoltre sussiste il rischio della liberazione di metano e altri gas serra dannosi per l’atmosfera. Inoltre, lo sbriciolamento delle rocce sotterranee rischia di provocare smottamenti, crolli e depressioni nel terreno. Infine, si tratta di una tecnologia che usa enormi quantità di acqua, abbastanza da influire sul bilancio idrico di intere regioni.

Per queste e altre ragioni, il fracking è vietato in Germania dal 2017, ma di recente i partiti del centro-destra (tanto i liberali dell’FDP che sono al governo, quanto i cristiano-democratici della CDU/CSU che sono all’opposizione) ne hanno chiesto il ripristino. L’intero centro sinistra, dai Verdi all’SPD, si oppone nettamente a questa ipotesi.

Il ministro è contrario ad alzare le tasse per i più ricchi: puntare su dinamismo e crescita

Alla domanda sulla possibilità di introdurre aliquote fiscali maggiora per i redditi più alti, Lindner è tornato a esprimere la sua contrarietà. “un aumento delle tasse o della burocrazia costa alla crescita economica” ha dichiarato “Invece abbiamo bisogno di dinamismo per uscire dal debito e dall’inflazione. Per questo, il governo federale dovrebbe mettere a punto un pacchetto di crescita”.

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