Angela Merkel, sceglie Nina Hagen e Hildegard Knef per la cerimonia del congedo

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Angela Merkel. Alexander.kurz, CC BY-SA 3.0 , via Wikimedia Commons

Ci si prepara al grande addio di Angela Merkel, dopo 16 anni di cancellierato, e alla tradizionale cerimonia del Großer Zapfenstreich, che vede le forze armate accompagnare, anche musicalmente, eventi particolarmente importanti.

La cerimonia del congedo della cancelliera uscente si terrà giovedì sera, nel cortile del ministero della difesa. Secondo lo Spiegel, Merkel avrebbe già scelto i brani musicali che verranno eseguiti dalla banda di ottoni dell’esercito.


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Il gran congedo di Angela Merkel: avverrà in versione ridotta causa Covid

La cerimonia per l’addio alla politica di Angela Merkel si svolgerà in forma ridotta a causa del Covid, con circa 200 ospiti. Sono invitati i 52 ministri e ministre del suo governo e altri colleghi e collaboratori.

Probabilmente non riuscirà a essere presente la presidente della Commissione UE, Ursula von der Leyen, ministro tedesco della difesa fino al 2019. Nel giorno del congedo della cancelliera Merkel, sarà probabilmente impegnata in un summit in Sud America.

Non si terrà, inoltre, il tradizionale ricevimento che normalmente si tiene nel casinò interno al complesso edilizio di Bendlerblock, a Tiergarten. Secondo quanto comunicato, la cancelliera seguirà la cerimonia da seduta e terrà un breve discorso.

Dagli inni religiosi alle icone punk: le scelte musicali della cancelliera uscente

Per il suo congedo dalla politica Angela Merkel ha scelto un inno cristiano, “Großer Gott, wir loben Dich” e due brani musicali meno solenni. Verranno infatti eseguite anche una canzone di Hildegard Knef, intitolata “Für mich soll’s rote Rosen regnen” (per me dovrebbero piovere rose rosse), e una di Nina Hagen, “Du hast den Farbfilm vergessen” (Hai dimenticato la pellicola a colori).

Con quest’ultimo brano Nina Hagen, che in futuro sarebbe diventata un’icona punk, ottenne un incredibile successo nella DDR del 1974. E il brano riflette pienamente quell’atmosfera tipica della vita all’est, che molto probabilmente ricorda alla cancelliera la sua giovinezza.

Per molti, tuttavia, il brano, apparentemente innocente (nel testo una giovane rimprovera il ragazzo di non aver portato in vacanza il rullino a colori), avrebbe anche una sfumatura polemica. Sarebbe stato spesso interpretato, infatti, come una sottile satira politica, e nello specifico come una presa in giro del grigiore della DDR.

Le canzoni scelte dai precedenti cancellieri

Anche i predecessori della Merkel si sono trovati nelle condizioni di dover scegliere dei brani musicali, per il loro gran congedo. Nel 2005, l’allora cancelliere uscente Gerhard Schröder scelse “Summertime“, di Gershwin, tratto dall’opera “Porgy and Bess”, “La ballata di Mackie Messer“, dall'”Opera da tre soldi” di Bertolt Brecht e “My Way“, di Frank Sinatra, eseguita da un trombettista come gran finale.

Prima di lui Helmut Kohl, nel 1998, aveva fatto eseguire “La marcia di cavalleria del Grande Elettore“, composta da Kuno von Moltke, comandante della città di Berlino e in seguito aiutante d’ala del Kaiser Guglielmo II, l’inno religiosoOra ringraziamo tutti Dio” e il notissimo “Inno alla gioia” di Ludwig van Beethoven.


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